La guardia di finanza di Ascoli Piceno ha sventato una maxi frode fiscale da 114 milioni di euro. L’organizzazione smascherata dalle fiamme gialle era in grado di costituire attività economiche in Romania per canalizzare i flussi commerciali di imprese italiane e quindi sottrarre reddito al fisco. L’indagine ‘Vento dall’Est’ da una verifica fiscale eseguita nei confronti di una azienda picena ha fatto emergere una complessa ragnatela di società, anche di diritto rumeno, di fatto amministrate e riconducibili ad un nucleo familiare residente in un comune del fermano, che intrattenevano rapporti commerciali tra loro. La società che si occupava di calzature, mediante l’interposizione di una fondazione senza scopo di lucro, era stata in realtà delocalizzata in Romania. Operazione fatta solo per sfruttare illecitamente i vantaggi derivanti dal minor costo della mano d’opera e della minore tassazione applicata in quello Stato, in violazione delle vigenti norme nazionali e internazionali in materia fiscale.
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