Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Tartaglia Arte il seguente articolo:
Con il nuovo Museo Nazionale di Arte, Architettura e Design, in apertura il prossimo 11 giugno, Oslo acquisisce il più grande spazio dedicato all’arte, architettura e design dell’intera Norvegia. Progettato dallo studio Klaus Schuwerk, con l’allestimento museografico dello studio Guicciardini & Magni Architetti di Firenze, diverrà un polo museale di riferimento non solo per la penisola scandinava, ma per tutto il continente europeo. Appena annunciato, il programma espositivo inaugurale includerà una presentazione della vasta collezione museale, che tocca vari ambiti e periodi storici, partendo dal Medioevo fino ai giorni nostri. Aprirà anche I call it art, una mostra che raccoglie i lavori di 147 artisti e gruppi di artisti che lavorano in Norvegia. L’esposizione avrà luogo nella Light Hall, lo spazio di 2400 mq all’interno del museo dedicato alle mostre temporanee; indagherà cosa sia “in” e cosa sia “out” nell’arte contemporanea, provocando le reazioni degli artisti attraverso la domanda “What is good art? And who decides?”. La proposta del museo per il periodo di apertura include anche progetti legati ad altre discipline, tra cui l’illustrazione – attraverso un’esposizione dei disegni originali elaborati circa 150 anni fa e dedicati alla fiaba norvegese East of the Sun, West of the Moon –, e tematiche sociali. I 50 anni della depenalizzazione dell’omosessualità in Norvegia saranno ricordati attraverso una serie di eventi, podcast e incontri in collaborazione con il National Library e il National Norwegian Archive for Queer History.
LE MOSTRE INAUGURALI DEL NUOVO MUSEO DI OSLO
Oltre alle già citate
I call it art (11 giugno-11 settembre 2022) e
East of the Sun, West of the Moon (11 giugno – 30 dicembre 2022), nel Museo Nazionale di Arte, Architettura e Design sarà da subito visitabile la collezione permanente: oltre 5000 le opere che saranno esposte nelle 87 sale del museo. Alcune di queste saranno riservate ai lavori di
Edward Munch che fanno parte del patrimonio museo – incluso
L’urlo; la raccolta comprende anche vedute di paesaggi del XIX secolo, abiti indossati dalla Regina di Norvegia, opere dell’architetto
Sverre Fehn e molto altro. Sempre dall’11 giugno, si potrà conoscere la collezione della famiglia Fredriksen: è un’aggiunta significativa a quella permanente e si compone di opere d’arte internazionale, sia moderna sia contemporanea, che Kathrine e Cecilie Fredriksen hanno collezionato negli anni in memoria della loro madre, Inger Astrup Fredriksen. Il nuovo Museo Museo Nazionale di Arte, Architettura e Design proporrà ai visitatori un’esposizione in continua evoluzione, alla quale verranno aggiunte opere minimaliste, di espressionismo astratto e non solo. Alla famiglia Fredriksen si deve anche la prima di una serie di cinque mostre biennali che si terranno nel corso dei prossimi dieci anni. Vari autori di fama internazionale saranno chiamati a produrre nuove opere per il nuovo museo, da esporre nella Light Hall. La prima artista invitata è la francese
Laure Prouvost, vincitrice del
Turner Prize nel 2013 e conosciuta per le sue coinvolgenti installazioni, che includono sculture, videoarte e oggetti.
PROTAGONISTA L’ARTE ITALIANA CON PIRANESI
Scandinavian Design and the USA 1890 – 1980 (18 marzo – 15 agosto 2022) sarà la prima grande mostra a presentare gli scambi di idee, nell’ambito del design, tra gli USA e i paesi scandinavi dalla fine dell’Ottocento e nel corso del Novecento. È il risultato di una collaborazione tra il County Museum of Art di Los Angeles, il Milwaukee Art Museum e l’istituzione di Oslo; esamina quasi cento anni di progettazione, fra arredamento, giocattoli, grafica, tessuti e moda e mobili. Anche l’arte italiana ha un posto riservato nel nuovo museo scandinavo. In
Piranesi and the modern (8 settembre 2022–8 gennaio 2023) saranno esposti i lavori grafici dell’incisore e architetto italiano. La sua
opera visionaria, dalle vedute di città e architetture fino ai labirintici e cupi interni delle carceri, verrà presentata con un punto di vista nuovo: sarà accostata ad artisti e architetti contemporanei– come Julie Mehretu e Rem Koolhaas – e a film come
Metropolis e
Star Wars.
IN AUTUNNO ANCHE LA TRIENNALE DI ARCHITETTURA DI OSLO
Con il titolo
Mission Neighbourhood – (Re)forming communities, la Triennale di architettura di Oslo (21 settembre 2022–29 gennaio 2023) esplorerà il tema della comunità e dell’esclusione sociale, attraverso esempi ed episodi che testimonino come le idee sulla comunità abbiano influenzato
l’architettura e l’urbanistica negli ultimi 70 anni. Il collettivo di architetti svedesi MYCKET è stato incaricato di realizzare un’installazione site-specific. In autunno sarà la volta anche della prima mostra personale in Norvegia dell’artista britannico Grayson Perry: allestita nella Light Hall, sarà una rassegna completa del lavoro dell’artista e includerà ceramiche, arazzi, sculture e stampe dagli anni Ottanta fino ai giorni nostri.
MARK ROTHKO E FRIDA KAHLO NEL PROSSIMO BIENNIO
Oltre al vasto numero di eventi programmati per il 2022, il nuovo museo ha già interessanti mostre in cantiere per il 2023 e il 2024. Il prossimo anno ospiterà il duo italiano
Formafantasma con la mostra
on wool, un progetto di design che esplorerà le possibilità della lana come materiale per scoprirne i “retroscena” dal punto di vista economico, culturale e sociale. Nell’autunno dello stesso anno nella Light Hall l’artista scandinava
Anna-Eva Bergman esporrà una selezione delle sue opere, concentrandosi particolarmente sul suo lavoro di pittrice. Anche il 2024 sarà ricco di eventi espositivi: i più attesi
Mark Rothko: paintings on paper e
Frida Kahlo, mostra che sottolineerà le variabili politiche e ideologiche che hanno influenzato le scelte dell’artista messicana.
- By Sara Villani – artribune.com