Gennaro Cannavacciuolo racconta “MILVA Donna di Teatro” al Ghione di Roma

Gennaro Cannavacciuolo racconta con la sua eleganza il ricordo di Milva al Teatro Ghione di
Roma. A quasi un anno dalla sua scomparsa non ne traccia una biografia e nemmeno un percorso
cronologico, sceglie in base all’amore che nutre per i brani della grande artista, lasciandosi guidare
dalle emozioni che essi hanno generato in lui. Il risultato è assolutamente coinvolgente.
 Apre lo spettacolo la lettera di addio alle scene che scrisse la stessa Milva, letta ai piedi del palco,
tra il pubblico:
‘Dopo cinquantadue anni di ininterrotta carriera, migliaia di concerti e spettacoli
teatrali sui palcoscenici di una buona metà del pianeta, dopo un centinaio di album incisi almeno
in sette lingue diverse, ho deciso di mettere un punto fermo alla mia carriera. Una carriera che
credo grande e unica non solo come cantante ma anche come attrice teatrale prediletta da registi e
compositori della statura di Giorgio Strehler e Astor Piazzolla, Franco Battiato e Vangelis,
Mikroutsikos, Luciano Berio ed Ennio Morricone. Oltre che complice privilegiata di scrittori e
poeti come Alda Merini Giorgio Faletti ai cui testi ho offerto la mia voce. In tutti questi anni la mia
prima cura, preoccupazione e desiderio è stata quella di garantire al pubblico dei tantissimi teatri
in cui ho avuto l’onore di esibirmi (…) la più alta qualità dell’interpretazione e dell’esecuzione
musicale e quindi la massima precisione tecnica e vocale ma anche l’intensità emozionale la
partecipazione di tutta me stessa…’.
Sul palco campeggiano due grandi quinte animate dalle proiezioni videografiche che per tutto lo spettacolo arricchiscono il racconto, la musica dal vivo dei Midnight Quartet, splendidi e raffinati
musicisti, impreziosisce lo spettacolo donandogli qualità e ricchezza artistica.
Cannavacciuolo è un artista poliedrico dalle grandi capacità, in questo spettacolo riesce a far emergere il suo sapiente mestiere, l’attenzione ai gesti nelle coreografie che non sono mai sopra le  righe, con continui cambi d’abito a sostenere ogni interpretazione. Restituisce anche il senso della
vocalità di Milva, non perché ne tenti l’imitazione ma piuttosto perché riesce a riproporre le
intenzioni espressive attraverso il pieno dominio tecnico del suo mezzo vocale, sempre con estrema
eleganza.
Risulta particolarmente toccante nei brani brechtiani “Ricordo di Maria A.” e la “Ballata di Maria
Sanders”, sono incredibili i picchi emotivi, l’esecuzione è perfetta, intensa e commovente.
Nella seconda parte dello spettacolo, durante l’omaggio alla produzione di tradizione napoletana
della grande artista, Cannavacciuolo esegue alcuni dei brani classici che Milva incise nell’album del
1997 “Mia bella Napoli”. È un momento in cui riesce ancora a superarsi, è evidente quanto l’artista
sia nella sua comfort zone e il pubblico lo percepisce grandemente per raggiungere l’apice
espressivo nel finale popolato dai celebri tanghi argentini di Astor Piazzolla come “Oblivion” e
“Maria de Buenos Aires”.
Ultima replica domenica 3 aprile (ore 17.00) al Teatro Ghione di Roma. Assolutamente da non
perdere!
Teatro Ghione, Via delle Fornaci, 37 Roma
066372294
www.teatroghione.it
Info e prenotazioni 328 0183987 – info@teatroghione.it
Loredana Margheriti

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