Al Teatro Biblioteca Quarticciolo, Roma, lunedì 4 aprile, unicamente in questa serata, realizzato insieme a Zerynthia, Associazione per l’Arte Contemporanea Odv, è stato presentato dalle 20:00 alle 22:00 il secondo appuntamento della rassegna Capolavori dal titolo Capolavoro2, la performance che nasce dall’incontro di Michelangelo Pistoletto con l’installazione Porta rossa (Il Terzo Paradiso) e Mama, scultura vocale di Gianna Nannini, testo di Gianna Nannini e Pasquale Panella, voce di Gianna Nannini, 2007-2022.
La rassegna Capolavori, titolata così da Alfredo Pirri, ricorre alla messa in scena di un’opera d’arte sopra un palcoscenico, completata, oltre che dal senso della vista, anche dall’udito.
“Qui viene messa in scena l’opera plastica con dei tratti performativi”, come afferma Valentina Valentini, una delle ideatrici della serie di appuntamenti di Capolavori insieme agli organizzatori Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier.
Nel manifesto che Michelangelo Pistoletto scrive nel 2003, Il Terzo Paradiso prende forma come simbolo rielaborato del segno matematico dell’infinito, arricchito di significato.
“Il Terzo Paradiso è la fusione tra il Primo Paradiso e Il Secondo Paradiso, il primo è il paradiso in cui la vita sulla terra è totalmente regolata dalla natura.
Il secondo è il paradiso artificiale che, con progressione esponenziale, inquina, ammorbe e corrode il pianeta naturale ingenerrando processi irreversibili di estinsione.
Il Terzo Paradiso è il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo frangente epocale.”
Nel 2005 partecipa alla 51esima Biennale di Venezia e, dal 2007, insieme alla cantautrice Gianna Nannini, collabora in questo progetto definito “Work In Progress…”
Mormorio tra la folla. Protagonista del palcoscenico è l’installazione di Pistoletto con la Porta Rossa, accompagnato dalla voce della Nannini mescolata a ritmi tribali. I suoni si intrecciano a emozioni ansiogene, mentre si attende l’evolversi in progress. Lo spettatore, come nei rinomati specchi, diventa protagonista assoluto della scena.
Questa sera gli attori sul palco sono il maestro e la Nannini che, ispirati l’uno dall’altra, ripercorrono attraverso un talk coinvolgente i concetti che li hanno uniti nel tempo e che li fanno ancora viaggiare e produrre documentazione multimediale.
La scultura vocale, così definita dalla cantante toscana, dal titolo Mama, parte come sperimentazione, un’interazione tra suoni e materia, per diventare in seguito una canzone commovente che registrerà live a Verona durante un concerto sotto la pioggia nel 2020, la cui proiezione fa implodere la platea in una grande ovazione.
La connessione delle differenze si deve riconoscere nel fenomeno della creazione e dell’equilibrio dinamico. E’ questo il loro work in progress.
Presentandolo nella periferia, che l’artista definisce “il nuovo centro”, dove si incontrano le situazioni più tese, Michelangelo Pistoletto nutre il desiderio di creare reti di connessione, dove unico strumento di pace è l’arte.
I due nutrono enorme stima l’uno dell’altra, e coinvolgono il pubblico attraverso una voce intensa e un’opera penetrante.
Valentina Nasso