‘Il lato oscuro del desiderio’, il 10 aprile negli spazi di Zalib, dalle 18,30 alle 20,30

Domenica 10 aprile, negli spazi di Zalib di via della Penitenza 35 (Roma Trastevere), dalle 18.30 alle 20.30, GendErotica presenta Il lato oscuro del desiderio, installazione performativa di Senith, con la collaborazione di Electra, Velvet Madonna, Mila Morandi Maiorelli, Angelo Venneri, Elisa Zedda, a cura di Roberto Cavallini e Barbara Lalle
Il lato oscuro del desiderio è un’opera immersiva fruibile in maniera fluida e permette a ogni spettatore di elaborare liberamente il proprio significato. Un viaggio tra “stanze” reali e virtuali in cui ascoltare, spiare, immergersi e interagire per mettersi in contatto con i propri lati oscuri. Quadri animati che si avvalgono di nuovi scenari di desiderio nei quali relazioni, tecnologia, lavoro e suo sfruttamento affondano le loro radici, modificando lo stare al mondo, ancor più segnato dai fatti che l’hanno sconvolto negli ultimi anni. Attingendo al teatro, alla performance art e alle altre arti visive, nello stile di Senith, il lavoro si contamina di linguaggi per raccontare una realtà sempre più complessa che tenta di intrappolare corpi e identità.
Sei le stanze presenti che prevedono diversi livelli d’interazione con il pubblico. Ne “Il buco della serratura” si spiano le relazioni tossiche che scatenano l’eterna danza di demoni. In “Schiavitù consensuale” ci si interroga sul perché si assolva l’esercizio del potere entro le logiche sociali, salvo poi condannare le stesse in ambito privato e consensuale. Si spia anche nella stanza “In vetrina”: l’oggettificazione dei corpi viene ribaltata con l’affermazione del Sé contro ogni pregiudizio sociale. I fruitori interagiscono in “Dammi l’abito e ti farò il monaco”, nell’illusione di poter condizionare le scelte del performer quando in realtà ne subiscono la fascinazione. Ne “La chat” scopriranno se saranno ancora capaci di guardarsi negli occhi. Essi diventeranno totalmente protagonisti nella stanza del “Confessionale” in cui si libereranno dei propri lati oscuri in un’ottica di audience development.
progetto artistico di Senith
sviluppo performativo Ahmjla, Electra, Velvet Madonna, Senith, Angelo Venneri, Elisa Zedda
coreografie Mila Morandi Maiorelli, Angelo Venneri designer Candy Paradise
progetto video, grafico e multimediale di Andrea Montanari montaggio video Electra
produzione di GendErotica
a cura di Roberto Cavallini e Barbara Lalle
LA SOGLIA DA OLTREPASSARE
di Roberto Cavallini e Barbara Lalle
“Il lato oscuro del desiderio” è il lato lungo il quale l’insondabilità del nostro desiderio si spinge oltre i confini delle norme, sia individuali che sociali, oltre il nostro stesso immaginario.
Ognuno di noi è un’unità inscindibile di natura e cultura, ognuno di noi è un’unità inscindibile di carne e di intelletto, ognuno di noi è una unità di desiderio come di scoperta di sé, come di appagamento di sé.
Ciò avviene attraverso un lungo itinerario di definizione e ridefinizione continua della propria identità.
Un itinerario che pone noi stessi alla ricerca di un’autenticità attraverso il confronto con l’altro, sia esso individuale che collettivo, sia sociale che politico.
Il confronto è, al tempo stesso, scontro e incontro con l’altro, necessità di accettare e accettarsi. Il confronto è asperità di rapporti, che sono sempre di potere, dove si confondono e sovrappongono il dolore con il piacere, il sogno infantile con il mondo che riflette la nostra immagine non accettata o amata, singola e molteplice, dove i confini dei ruoli tra dominatore e dominato non sono definibili secondo uno schema binario, ma ricercati nella fusione voluttuosa delle implicazioni, nell’alternarsi dei ruoli oltre il prestabilito, consapevole o inconsapevole.
La stanza “In Vetrina” ha un aspetto di sincerità e di lotta (forse già vinta con se stessi) con la propria immagine di natura diametralmente opposta alla stanza de “La Chat” dove fattezze, sembianze, voci sono cancellate e sostituite dalla parola scritta, breve, sintetica, vomitata da una elaborazione cerebrale binaria, elenco e prolusione di
E’ attraverso il “Buco della serratura” che si intravedono squarci di relazioni intime, passi a due, dialoghi, lotte, dinamiche geometriche che si ripetono implacabili, immutate o invertendo ruoli … danza di demoni: la bellezza che mi dai non ha prezzo… Io non mi farei mai fare quello  che tu accetti da me.
 eccitazione, senso di inadeguatezza, tutto e il suo contrario, nel tempo celere e compattato dell’era tecnologica, alla quale si risponde liberandosi dai condizionamenti di una socialità
dolori, castrazioni, euforia, occulta:
 Ma chi cazzo sei?
Nella stanza della “Schiavitù consensuale”, le corde che contengono i corpi, nodo su nodo, sono la versione intima e sensuale, desiderata e scelta ma celata nel privato perché giudicata perversa, di una schiavitù di ruoli imposti e socialmente accettati, di obblighi che conferiscono status, ma annichiliscono l’animo con continue assillanti e protervie sollecitazioni. Mi chiami appena puoi? Questo è un pro-memoria, ti ricordo di, ti ricordo di, questo è un pro-memoria, ti ricordo di, ti ricordo di.
 Se l’annichilimento concede approvazione sociale a chi è vessato, nella stanza “Dammi l’abito e ti farò il monaco”, l’individuo spinto ad impersonare una moltitudine di sé e di altri da sé, che seppur richiama l’uno, nessuno e centomila di pirandelliana memoria, declina l’imposizione subita in un ossessivo gioco di seduzione e travestimento, che occulta le fluide e molteplici identità.
La stanza de “Il confessionale” è quella in cui è richiesta un’inversione di ruoli, per cui i visitatori sono invitati a vestire l’abito di performer. Scavano pubblicamente dentro loro stessi tanto da esibire i propri lati oscuri che covano latenti e forse rivelati per la prima volta. Così ha inizio un lungo percorso di progressiva e liberatoria autocoscienza, che consente di scoprire che il lato oscuro del desiderio è la soglia da oltrepassare per intraprendere un percorso di luce.
ingresso: € 7 con tessera Arci
info: Zalib 06/96115071
Biografie
Senith è performer, attrice, curatrice di workshop ed eventi, “artivista” queer, creatrice di Erotic Lunch e di GendErotica. Vive a Roma e ha performato in 3 continenti. Lavorando nella sperimentazione dei generi, dei ruoli e dell’immaginario erotico, ha rappresentato la prima costruzione performativa femminile in Drag in Italia e ha esplorato nuove possibilità legate alla costruzione dei generi e degli immaginari.

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