Bnl-Unipol. Gasparri “A Milano oltre limite paradosso, siamo all’aberrazione”

A Milano siamo andati oltre il limite del paradosso. Siamo all’aberrazione. Proprio nei giorni in cui sulla stampa nazionale si legge di tutto anche in spregio delle norme deontologiche, in taluni casi con palese violazione del segreto istruttorio, con una fuga di notizie su inchieste montate artatamente contro il premier e la pubblicazione integrale di intercettazioni la cui rilevanza penale è pari allo zero, il gip di Milano vuole processare Berlusconi e indaga Belpietro sulla vicenda Bnl-Unipol. Il tempismo della procura di Milano è ancora una volta inquietante”, dichiara il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri. “Ora che si fanno sempre più chiari gli elementi che fanno ipotizzare un collegamento tra l’inchiesta di Sesto a carico dell’ex capo segreteria di Bersani, Penati, e la scalata Unipol-Bnl, che fece dire all’ora segretario Ds, Fassino, a Consorte “allora, abbiamo una banca?”, invece di continuare ad indagare a sinistra, a Milano in totale spregio della verità si fa altro. La vicenda affaristica, lo scandalo, le scalate, un possibile sistema di corruttela fatto di intrecci fitti tra dirigenti di partito, imprenditori e banche è tutta da approfondire a sinistra”, accusa il presidente dei senatori del Pdl. “Certi magistrati politicizzati possono cercare di far finta di nulla, chiudendo un occhio su faccende che ritengono scomode, ma noi non ci fermeremo. Continueremo a denunciare vicende losche –conclude Gasparri- come quelle di Sesto, della autostrada Milano-Serravalle, della Unipol come dei fondi Oak, di cui i dirigenti del Pci-Pds-Pd di ieri e di oggi dovranno dar conto alla giustizia italiana”.

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