Navigator, i contratti in scadenza a fine aprile verranno prorogati di quattro mesi: una soluzione temporanea per i 1835 tutor del Reddito di cittadinanza
Verranno prorogati di quattro mesi i contratti dei navigator in scadenza il 1° maggio prossimo. Si tratta di una ricontrattualizzazione con Anpal servizi che allungherà la permanenza al lavoro di 2 mesi più 2 mesi per dare la possibilità al governo di discutere come utilizzare questi professionisti assunti e formati nel 2019 in vista dell’entrata a regime del Reddito di cittadinanza.
Proroga contratto navigator, 4 mesi in più
Si tratta di una soluzione temporanea per 1.835 navigator, il cui contratto scadrà il 30 aprile. Secondo quanto stabilito, i primi due mesi saranno di proroga tout court per tutti mentre gli altri due mesi dovrebbero servire ad accompagnare i lavoratori nei percorsi concorsuali di quelle Regioni che non li avessero ancora attivati, relativamente ai Centri per l’impiego.
Intanto il governo avrà più tempo per mettere a punto un piano per impiegare al meglio queste risorse, che il primo maggio rischiavano di andare a casa.
Navigator, si tratta di un “primo risultato”
Soddisfatti i sindacati che parlano di primo risultato, ma ancora di più i lavoratori.
“È un primo risultato positivo. Il ministro Orlando si è assunto l’impegno a ricontrattualizzare con Anpal Servizi questi lavoratori con una proroga di due mesi più due mesi, per avere la possibilità in questi giorni di discutere come utilizzare questi professionisti rispetto ai tanti impegni delineati anche dal Pnrr”, ha detto il leader Uil, Pierpaolo Bombardieri.
Del loro futuro comunque si tornerà a parlare a breve: solo il tempo di attendere il decreto del ministro e poi dovrebbe essere riconvocato il tavolo governo-sindacati che discuterà di come accompagnarli ad una occupazione stabile. I sindacati incassano la proroga ma tengono la guardia alta.
Soddisfatta anche la Cgil. “Si tratta di una prima risposta importante che però deve essere finalizzata a dare continuità alla loro attività e a rispondere al tema delle politiche attive”, spiega la segretaria confederale, Tania Scacchetti. “E’ una risposta parziale ma che può profilare una possibile svolta”, conclude.