Un nuovo mezzo di trasporto sta per essere lanciato nei cieli laziali: stiamo parlando dei droni. Non saranno destinati allo spostamento di persone, ma di medicinali. Il Lazio sarà la prima regione italiana ad avvalersi dell’aiuto dei droni per consegnare medicine a domicilio.
Droni per trasportare medicine: il Lazio apripista
La Regione Lazio e l’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), nell’ambito della Mobilità Aerea Avanzata (AAM), hanno siglato un protocollo d’intesa volto a regolamentare il passaggio nei cieli dei droni per trasportare medicine. Mauro Alessandri, assessore ai Lavori pubblici e tutela del territorio e Mobilità, e Alessio D’Amato, assessore alla Sanità, hanno sottolineato che “non c’è dubbio che la sfida del futuro si giochi ormai su nuovi concetti e modelli di mobilità urbana ed extra urbana“.
Considerando che per il trasporto di medicinali via terra si può impiegare diverso tempo, soprattutto a causa del traffico che spesso congestiona le città, l’utilizzo dei droni risolverebbe un grande problema. Si parla di medicine che, spesso, possono rivelarsi salvavita, motivo per cui un’evoluzione di questo tipo potrebbe quasi essere considerata provvidenziale.
Il Lazio sarà la prima regione italiana ad utilizzare i droni per il trasporto dei farmaci. Prima che il progetto vada in porto, però, occorrerà studiarlo a puntino. La prima fase, non a caso, sarà strutturata su un piano normativo, operativo e infrastrutturale, volta alla gestione dei servizi di mobilità aerea.Visualizza questo post su Instagram
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Corridoi dedicati per il passaggio dei droni che trasportano medicine
“Grazie a corridoi dedicati riusciremo a ottimizzare i tempi di viaggio riducendo consumi e emissioni, migliorando la qualità dell’aria della vita dei cittadini e rendendo gli spostamenti più affidabili. E questo, ad esempio, quando si parla di medicinali significa salvare vite umane“, visto che “ormai la mobilità terrestre è fortemente congestionata“, hanno dichiarato Mauro Alessandri e Alessio D’Amato. Pertanto, affinché i droni possano circolare senza problemi, si dovranno individuare delle rotte aeree ad hoc.
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ultimo aggiornamento: 01-05-2022
La regione Lazio apre le porte ai droni per il trasporto delle medicine: sarà la prima regione italiana ad utilizzarli.
Un nuovo mezzo di trasporto sta per essere lanciato nei cieli laziali: stiamo parlando dei droni. Non saranno destinati allo spostamento di persone, ma di medicinali. Il Lazio sarà la prima regione italiana ad avvalersi dell’aiuto dei droni per consegnare medicine a domicilio.
La Regione Lazio e l’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), nell’ambito della Mobilità Aerea Avanzata (AAM), hanno siglato un protocollo d’intesa volto a regolamentare il passaggio nei cieli dei droni per trasportare medicine. Mauro Alessandri, assessore ai Lavori pubblici e tutela del territorio e Mobilità, e Alessio D’Amato, assessore alla Sanità, hanno sottolineato che “non c’è dubbio che la sfida del futuro si giochi ormai su nuovi concetti e modelli di mobilità urbana ed extra urbana“.
Considerando che per il trasporto di medicinali via terra si può impiegare diverso tempo, soprattutto a causa del traffico che spesso congestiona le città, l’utilizzo dei droni risolverebbe un grande problema. Si parla di medicine che, spesso, possono rivelarsi salvavita, motivo per cui un’evoluzione di questo tipo potrebbe quasi essere considerata provvidenziale.
Il Lazio sarà la prima regione italiana ad utilizzare i droni per il trasporto dei farmaci. Prima che il progetto vada in porto, però, occorrerà studiarlo a puntino. La prima fase, non a caso, sarà strutturata su un piano normativo, operativo e infrastrutturale, volta alla gestione dei servizi di mobilità aerea.
“Grazie a corridoi dedicati riusciremo a ottimizzare i tempi di viaggio riducendo consumi e emissioni, migliorando la qualità dell’aria della vita dei cittadini e rendendo gli spostamenti più affidabili. E questo, ad esempio, quando si parla di medicinali significa salvare vite umane“, visto che “ormai la mobilità terrestre è fortemente congestionata“, hanno dichiarato Mauro Alessandri e Alessio D’Amato. Pertanto, affinché i droni possano circolare senza problemi, si dovranno individuare delle rotte aeree ad hoc.