Doppia manovra, a favore di famiglie e imprese, contro il caro-carburanti e il caro-energia e per contrastare gli effetti economici del conflitto russo-ucraino. Un primo provvedimento per prorogare il taglio delle accise (di circa 30 centesimi al litro) sui carburanti fino all’8 luglio, con la riduzione a zero per metro cubo della specifica accisa e una sforbiciata all’Iva dal 22% al 5%.
Un secondo maxi-pacchetto da oltre 50 articoli per alleviare il carico di bollette e prezzi delle materie prime e garantire nuova liquidità alle imprese in crisi, ma anche per semplificare le procedure per le rinnovabili e prorogare al 30 settembre il raggiungimento del 30 per cento dei lavori nelle abitazioni unifamiliari (le cosiddette villette) per utilizzare il Super-bonus. Il tutto finanziato con circa 14 miliardi di euro, senza ricorrere allo scostamento di bilancio, ma innalzando la tassazione dal 10 al 25 per cento sugli extra-profitti dei grandi gruppi dell’energia. Una richiesta che va incontro al pressing di Pd (con Enrico Letta che parla di tassa “pesante” per garantire un “assegno energia” ai cittadini) e grillini per elevare il contributo di quelle aziende che hanno fatto utili enormi con i prezzi di gas e petrolio arrivati alle stelle da mesi.