Sciopero dei distributori in arrivo?

Le associazioni Assogasmetano, Assopetroli Assoenergia e Federmetano hanno indetto lo scorso 8 aprile un’astensione collettiva dall’erogazione dei servizi di distribuzione. Ci sono però importanti novità che riguardano lo sciopero nazionale, inizialmente previsto per il 4, il 5 e il 6 maggio 2022. In seguito all’intervento del Governo, infatti, le sigle hanno reso pubblico un nuovo comunicato, con i dettagli di cosa accadrà in quei tre giorni.

Le motivazioni dietro lo sciopero dei distributori di metano in tutta Italia

Assogasmetano, Assopetroli Assoenergia e Federmetano avevano indetto l’astensione collettiva e nazionale dall’erogazione dei servizi di distribuzione di gas naturale a uso autotrazione a causa della mancata risposta dell’esecutivo riguardo le richieste, avanzate da mesi, di sostegno per il comparto.

In particolare le associazioni del settore del metano chiedevano la riduzione dell’IVA dal 22% al 5%, la stessa aliquota ridotta per gli usi civili e industriali. E una riduzione del prezzo al consumo sulla falsariga di quanto deciso per gli altri carburanti.

L’impennata del costo del gas naturale, peggiorata con l’inizio della guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia, “ha reso insostenibile” la situazione per gli addetti ai lavori e gli utenti, come spiegato nel comunicato dell’astensione generale. Per questo il 4, il 5 e il 6 maggio i distributori avrebbero dovuto scioperare per tutto il giorno su tutto il territorio nazionale, con l’unica fascia di garanzia prevista tra le ore 7 e le ore 9 del mattino.

La filiera del metano per autotrazione conta in Italia circa 20 mila addetti e oltre 1.500 punti vendita, che riforniscono più di 1,1 milioni di famiglie a basso e medio reddito, autotrasportatori e aziende di trasporto pubblico locale. Soggetti spinti dai vantaggi ecologici e dal risparmio rispetto agli altri tipi di carburante. Un terzo degli utenti utilizza già biometano.

Sciopero dei distributori cancellato: il comunicato delle associazioni

In seguito alle misure decise durante lo scorso Consiglio dei Ministri, Assogasmetano, Assopetroli Assoenergia e Federmetano hanno revocato lo sciopero indetto per il 4, il 5 e il 6 maggio 2022, che era stato confermato lo scorso 28 aprile. Il Governo, oltre a stabilire una proroga per il taglio delle accise sui carburanti fino all’8 luglio 2022 include anche un intervento sul metano per le auto.

L’accisa è ora a 0 euro per metro cubo, mentre viene ridotta l’IVA, che passa, come chiesto dalle associazioni, dal 22% al 5%. Un risultato ottenuto, commentano le tre sigle, grazie a una battaglia portata avanti da oltre 8 mesi, e che costituisce un tassello importante per la tutela del settore del metano per autotrazione, “pesantemente colpito dal caro prezzi” e che fino a oggi “non aveva avuto alcun tipo di sostegno da parte del Governo”.

Assogasmetano, Assopetroli Assoenergia e Federmetano hanno ringraziato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti per “la sensibilità dimostrata” per la decisione di salvaguardare una riduzione del presso e un’eccellenza italiana che permette di seguire la strada della decarbonizzazione.

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