Da Salerno il Segretario Generale del sindacato nazionale SiFUS CONFALI, Maurizio Grosso, ha scritto al Presidente della Regione Campania, On. Vincenzo De Luca, “per rappresentargli le condizioni in cui, il suo Governo, ha relegato i lavoratori forestali suggerendogli altresì, la strada maestra per uscire da questo pantano”. In questa lettera si legge:
Egregio Presidente, la nostra organizzazione sindacale non ha davvero alcun pregiudizio nei Suoi confronti, anzi riteniamo Lei abbia grandi capacità, ma poiché “misuriamo” i presidenti sulla base delle azioni concrete che producono nei confronti dei lavoratori forestali, non possiamo, non contestarle che prima ha “mentito” ai forestali, poi li ha “demotivati” e adesso, con le recenti dichiarazioni, li sta “umiliando” facendogli perdere la fiducia in sé stessi e la speranza in un futuro migliore.
Gli avete mentito, quando nelle campagna elettorale propedeutica alle elezioni che vi hanno seduto sulla poltrona di Presidente per la prima volta, avete chiesto i loro voti impegnandovi a stabilizzarli; li avete demotivati poiché oltre a non stabilizzarli, avete permesso che percepissero lo stipendio, anche dopo 10 mesi: si mangia ogni 10 mesi in Campania o come nel resto del mondo si mangia tutti i giorni?; li avete umiliati non stabilizzandoli, retribuendoli dopo mesi e mesi, e recentemente offendendoli, poichè li avete definiti tutti ” assistiti” (eccetto una parte che li avete apostrofati indirettamente “fannulloni”).
Per queste ragioni -spiega Maurizio Grosso-, vi invitiamo a “cambiare registro” rivedendo la vostra posizioni sul comparto e il vostro atteggiamento nei confronti dei lavoratori. Il comparto forestale va inteso pertanto, come una grande e fondamentale risorsa per l’ambiente, il territorio, il turismo anziché come un insopportabile peso da cui la regione vuole liberarsi poichè incapace di immaginare un progetto di Sviluppo intelligente che faccia sistema mettendo assieme ambiente-forestale-territorio-turismo-lavoro. Il comparto ha bisogno di interventi che si basino su una serie programmazione (non a caso) legata alle necessità del ciclo biologico della natura.
Egregio Presidente -scrive ancora Grosso- si rende conto o no che ci sono enti delegati che ancora oggi non hanno provveduto agli avviamenti dei forestali, determinando notevoli ritardi rispetto ai lavori di manutenzione che risultano determinanti per impedire, con la calura estiva, il propagarsi degli incendi? Come se ciò non bastasse -sottolinea il segretario generale del sindacato nazionale SiFUS CONFALI-, egregio Presidente, c’è il rischio oggettivo che i lavoratori non ancora avviati, per ragioni di calendario, non avranno il tempo materiale per completare le giornate lavorative entro il 31 dicembre 2022. Ed ancora, si rende conto o no che ancora non c’è traccia di programmazione della “campagna antincendio”?
In una Regione, come quella della Campania, in cui il settore forestale manifesta palesi problemi nell’agire tempestivamente rispetto alle esigenze del ciclo biologico della natura, sono i forestali che ricevono ordini dai “piani alti” ad essere “monellini” o è chi li Governa, diciamo, da “ammonire”?
In conclusione, Egregio Presidente De Luca –prosegue Grosso – la nostra organizzazione sindacale è disponibile a darle seriamente una mano, a condizione che lei, oltre a rivedere i suoi convincimenti sul settore forestale, mantenga l’impegno che ha assunto in occasione della campagna elettorale del lontano 2015, procedendo (dentro una progettualità che fa sistema tra ambiente, territorio, forestale, turismo e lavoro) a trasformare i loro contratti di lavoro a tempo determinato , in contratti a tempo indeterminato”.
In caso contrario -conclude Il Segretario Generale del sindacato nazionale SiFUS CONFALI, Maurizio Grosso- la nostra organizzazione sindacale sarà costretta ad utilizzare le vie sindacali che riterrà utili per perseguire ugualmente il percorso rappresentatovi, nell’interesse esclusivo dei forestali, dell’ambiente, della forestazione, del turismo e del lavoro.