La Commissione UE plaude al Superbonus 110% e chiede misure per renderlo strutturale

Il country report della Commissione Ue, allegato alle raccomandazioni contenute nel pacchetto di primavera del semestre europeo auspica una estensione temporale del Superbonus 110% e sollecita il Governo italiano ad intervenire per rendere strutturali le misure di sostegno.

“L’ambizione di migliorare la prestazione energetica del parco immobiliare – si legge nel report – dovrebbe essere calibrata per estendersi oltre il periodo di tempo del regime Superbonus”.

Respinte quindi le critiche del Governo, come pure le tesi di chi si aspettava riserve da parte della Commissione europea su uno strumento di agevolazione che tanto bene ha fatto non solo al rilancio del comparto edile, ma anche alla riqualificazione energetica e antisismica di tanti edifici spesso vetusti, insicuri ed estremamente energivori.

“L’Italia – si legge ancora nel report della Commissione – sta rimuovendo gli ostacoli allo sviluppo delle energie rinnovabili” e sta utilizzando il Pnrr “per sostenere gli investimenti nell’efficienza energetica”. All’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza, si legge ancora, ”13,95 miliardi di euro sono stanziati per l’efficienza energetica e la ristrutturazione sismica di 32 milioni di metri quadrati di abitazioni nell’ambito del Superbonus‘”. Secondo la Commissione, “l’ambizione dell’Italia di migliorare la prestazione energetica del suo parco immobiliare dovrebbe essere calibrata per estendersi oltre il periodo di tempo del regime Superbonus e dei finanziamenti nell’ambito del Pnrr. Ciò fornirebbe anche la certezza al mercato di proporre soluzioni di efficienza energetica e ristrutturazioni edilizie”.

Anche l’Ue, quindi, auspica interventi che rendano strutturali queste agevolazioni, suggerendo anche la direzione da intraprendere: “Eventuali nuovi schemi di finanziamento per la ristrutturazione energetica degli edifici dovranno essere adeguatamente mirati a ristrutturazioni energetiche più profonde, al miglioramento degli edifici con le prestazioni peggiori e all’aiuto alle famiglie a basso reddito”.

“Siamo estremamente soddisfatti dalla posizione assunta dalla Commissione Ue – commenta il presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – che testimonia ancora una volta la valenza strategica di politiche volte alla riqualificane energetica e alla messa in sicurezza di un patrimonio immobiliare che in Italia è particolarmente vecchio e insicuro. Ribadire la centralità di questi obiettivi nelle politiche europee, rappresenta un richiamo evidente al Governo italiano, affinché si attivi in ogni modo affinché questo importante strumento non esaurisca temporalmente i suoi effetti, ma venga appunto istituzionalizzato e reso strutturale, com’è avvenuto per le ristrutturazioni edilizie”.

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