Gas Russia: una buona notizia e una pessima. La situazione

Dopo la chiusura per manutenzione del gasdotto North Stream,  che trasporta il gas russo verso la Germania e in gran parte dell’Europa, il timore diffuso era che la Russia avrebbe approfittato dello stop per non riaprirlo più, chiudere definitivamente i rubinetti verso Ovest e lasciare in un mare di guai la Germania in primis (e non è un caso che, nelle ultime settimane, l’unico interlocutore occidentale di Vladimir Putin sia stato il braccio destro del Primo Ministro tedesco Olaf Scholz). Pericolo scampato, perché North Stream riaprirà. Ma non sarà comunque sufficiente ad evitarci i razionamenti in vista del prossimo autunno, per cui Bruxelles ha già pronto un piano che sarà presentato ufficialmente a breve.

North Stream riapre

Gazprom sarebbe pronta a riavviare, a flusso ridotto, le esportazioni di gas all’Europa attraverso Nord Stream il prossimo giovedì, 21 luglio, al termine del periodo di manutenzione. La prima ha l’effetto di raffreddare il prezzo del gas. Ad Amsterdam le quotazioni, dopo una giornata in lieve rialzo, sono scese fino a 153 euro al megawattora per poi chiudere a 154,46 euro (-1,8%), ai livelli di inizio luglio.

La situazione resta comunque tesa. Come prova la comunicazione ai clienti europei di Gazprom, riportata dalla Bbc e datata 14 luglio, in cui si avvertiva che le forniture attraverso il gasdotto Nord Stream, sospese l’11 luglio, non

Piano Ue per i razionamenti

Il piano sull’energia che l’Ue presenterà domani a Bruxelles è “basato sullo scenario peggiore possibile”, cioè il taglio delle forniture di gas naturale dalla Russia. Il portavoce capo della Commissione Europea Eric Mamer, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, spiega perché sia necessario un piano basato su risparmi di energia e anche sull’uso del carbone per produrre elettricità, al posto del gas.

“Lavoriamo su tutti gli scenari possibili e uno degli scenari è che i flussi non ripartano” attraverso il gasdotto Nord Stream 1, dopo la ‘pausa tecnica’ imposta da Gazprom per lavori di manutenzione. I dettagli del piano ‘Risparmia energia per un inverno sicuro’ “verranno diffusi a breve”, aggiunge Mamer, ricordando che una delle strategie adottate davanti alla guerra in Ucraina è la diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas.

Il piano della Ue invita, senza obbligare perché ancora non ci sono i presupposti tecnici, a ridurre la domanda di gas. Il documento che sarà presentato domani, nella sostanza, metterà per la prima volta nero su bianco la constatazione che con il blocco delle forniture dalla Russia, eventualità ritenuta probabile, i razionamenti sarebbero inevitabili. E che se si vuole prevenire uno shock è il caso di prepararsi per tempo.

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