Al Castello di Santa Severa del buon jazz
Mercoledì 20 luglio nella splendida cornice del maniero Odescalchi di Santa Severa la prima serata del LazioSound Festival JAZZOLOGY.
LazioSound è il programma della Regione Lazio a sostegno della musica Under 35. Il progetto si è composto di cinque azioni: Scouting, Recording e Touring, di un grande Festival estivo e di un Campus di Formazione.
La location del festival estivo è stata individuata proprio nel Castello di Santa Severa, struttura di proprietà della Regione Lazio, che dopo l’intelligente acquisizione, è stato recentemente restaurato così da permettere una fruizione più completa. Gestito dalla società LAZIOcrea, grazie al programma Artbonus, il Castello di Santa Severa ha iniziato un percorso culturale e turistico che lo ha reso un polo realmente attrattivo: un’offerta musicale, mostre, eventi, concerti, attività nella natura, laboratori, visite guidate, attività sportive e tanto altro.
Aperto tutto l’anno, ospita un ostello per giovani e famiglie con 14 stanze e 40 posti letto per vivere a dei prezzi accessibili e ragionevoli qualche giorno da veri castellani.
Ad aprire l’imperdibile serata l’assessore alle politiche giovanili della Regione Lazio che ha salutato i tanti accorsi ed ha presentato il progetto LazioSound, voluto ed organizzato dalla stessa Regione per promuovere e sostenere i musicisti emergenti.
Ad esibirsi sul palco prima dell’atteso Fabrizio Bosso Quartet, RBSN e Federico Buccini & Jemma Lab, vincitori della categoria JAZZOLOGY e vincitori assoluti di LAZIOSound Scouting 2022 con una proposta musicale new soul, interessante e sperimentale, dalle sonorità non scontate.
E poi il Fabrizio Bosso Quartet, tanto atteso, non ha deluso le aspettative dei trepidanti convenuti.
Il quartetto è formato da Fabrizio Bosso, trombettista e compositore di fama internazionale, Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria.
Le atmosfere che propongo sono varie, da quelle più lente soffuse a momenti più intensi e ritmici. Tra un brano e un altro, Bosso interagisce con il pubblico che gradisce e partecipa.
Il concerto è finito simpaticamente con una buona notte suonata dalla tromba.
Un suono elegante…nel solco della tradizione.
Barbara Lalle