Confronto fra Letta e Meloni

Il confronto sul Corriere della sera, condotto dal direttore Luciano Fontana, tra Giorgia Meloni e Enrico Letta è il clou della giornata elettorale. Meloni ribatte risoluta al segretario del Pd in particolare su Europa, Pnrr, diritti. Alla fine sono d’accordo solo su una cosa: nessun governo di larghe intese.

La presidente di Fratelli d’Italia, che, comunque, a sua volta, aveva definito la scostamento “l’estrema ratio”, è però ferma nella convinzione che fare debito significa poi “metterlo sulle spalle delle nuove generazioni”.

La presidente di FdI ribatte a Letta colpo su colpo. Lui l’accusa: “FdI ha sempre votato contro il Next generation Eu”. Meloni: “Non è vero. Ci siamo astenuti. È arrivato in parlamento all’ultimo momento, senza che potesse esserci una discussione come si fa tra persone serie”. E chiede “l’aggiornamento del Pnrr, come hanno fatto altri Paesi”. Letta rilancia sulla sua impostazione della campagna elettorale: “Scegliere noi o la Brexit e Orban. La Costituzione è figlia della Resistenza anti-fascista e io mi batterò perché non venga cambiata”. Ma Meloni gli ricorda su Orban che intanto era del Ppe, mentre lei è presidente dei Conservatori e che comunque “non ci può essere un’Europa di serie A e una di serie B”.

Quanto al rischio stravolgimento della Costituzione con il presidenzialismo, la presidente di FdI replica che assicura, invece, “stabilità”. Spiega: “Noi siamo partiti dal semipresidenzialismo proposto dalla Bicamerale di D’Alema”. Chiede: “Quindi, anche D’Alema voleva pieni poteri?”. Per il presidenzialismo Stefania Craxi (FI), presidente della commissione Esteri del Senato, aveva proposto al posto della Bicamerale un’Assemblea Costituente.

Sul fronte della giustizia si registra una novità da parte di Letta che propone: “Un’ Alta corte sopra il Csm che faccia un controllo superiore con tutti gli equilibri e compensazioni” e un vicepresidente del Csm “nominato su indicazione del presidente della Repubblica”.

Ma sono scintille tra i leader dem e di FdI anche sulle adozioni gay. Meloni ricorda la centralità “di un padre e una madre”. Letta: “I bambini hanno bisogno di amore”. La presidente di FdI: “L’amore non può esser normato dallo Stato”.

Visioni opposte anche sull’immigrazione. Stesse posizioni solo sulle sanzioni alla Russia e sul disaccoppiamento del costo del gas da quello dell’energia.

Meloni chiede le scuse a Letta per aver applaudito anche alle parole del governatore pugliese Michele Emiliano che ha detto riferendosi al centrodestra: “Saremo come Stalingrado, non passeranno, sputeranno sangue”.

Circa Redazione

Riprova

Enti Locali, Vietri (FdI): “Riduzione gettito Ipt e Rc Auto, Governo Meloni stanzia 253 mila euro per la Provincia di Salerno”

“Il Governo Meloni ha previsto 20 milioni di euro per le Province, le Città Metropolitane …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com