Bonus benzina, sono due diversi: come averli

Il Bonus benzina  da lunedì 12 settembre è online una piattaforma per richiederlo. Ma va fatta chiarezza, perché i Bonus cosiddetti benzina in realtà sono due, con delle importanti differenze.

Poi – sempre legati ai trasporti e al caro carburante – ci sono anche il Bonus trasporti, che prevede un credito fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti mensili, annui o validi per più mesi per i servizi del trasporto pubblico e ferroviario, e il taglio delle accise sui carburanti di 30 centesimi al litro di benzina, gasolio, gpl e metano per autotrazione, per cui il governo ha previsto la nuova proroga fino al 17 ottobre 2022.

Dicevamo dei due “Bonus benzina”. Uno è il Bonus benzina previsto dal governo nel cosiddetto decreto Ucraina bis del 20 maggio 2022 per i lavoratori del settore privato. L’altro è un Bonus benzina che in realtà si chiama Bonus carburante per autotrasportatori, che riguarda solo questa precisa categoria di lavoratori.

Bonus benzina 200 euro: cos’è e chi lo può avere

Il Bonus benzina istituito a maggio è un aiuto pensato per contenere gli impatti economici dovuti all’aumento del prezzo dei carburanti come conseguenza della guerra della Russia in Ucraina. Prevede, soltanto per il periodo d’imposta 2022, la possibilità per i datori di lavoro privati di erogare ai propri lavoratori dipendenti buoni benzina, o titoli analoghi, esclusi da imposizione fiscale, per un ammontare massimo di 200 euro per ogni lavoratore.

I buoni benzina sono erogazioni corrisposte dai datori di lavoro privati ai propri lavoratori dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione, come benzina, gasolio, GPL e metano e anche per la ricarica di veicoli elettrici.

Per quanto riguarda il datore di lavoro, per “datori di lavoro privati” si intendono tutti i datori di lavoro che operano nel settore privato. Son inclusi anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri lavoratori dipendenti. Sono invece esclusi dal Bonus benzina 200 euro tutti i dipendenti pubblici.

Come funziona

Hanno diritto al Bonus benzina 200 euro tutti i lavoratori dipendenti privati senza limiti di reddito. I buoni possono essere corrisposti dal datore di lavoro sin da subito, anche ad personam e senza necessità di preventivi accordi contrattuali, a patto però che non siano erogati in sostituzione dei premi di risultato.

Ai fini della tassazione, il Bonus benzina non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente se, complessivamente, di importo non superiore, nel periodo d’imposta, a euro 258,23. Se il valore è superiore, allora deve essere interamente calcolato per la formazione del reddito.

La soglia di esenzione di 258,23 euro riguarda le sole erogazioni in natura, con esclusione di quelle in denaro, per le quali resta applicabile il principio generale secondo cui qualunque somma percepita dal dipendente in relazione al rapporto di lavoro costituisce reddito di lavoro dipendente, ad eccezione delle esclusioni specificamente previste.

La soglia, inoltre, deve essere verificata con riferimento all’insieme dei beni e servizi di cui il dipendente ha fruito nello stesso periodo d’imposta. Qualora il valore dei beni e servizi complessivamente erogati nel periodo d’imposta superi questo limite di 258,23 euro, lo stesso concorre interamente a formare il reddito.

Il costo connesso all’acquisto del Bonus benzina è integralmente deducibile dal reddito d’impresa, sempre che l’erogazione dei buoni sia riconducibile al rapporto di lavoro.

Quindi, di fatto, i lavoratori possono usufruire dell’incentivo in due modi:

  • buoni benzina o simili;
  • benefit aziendali disponibili per il dipendente, in questo caso, se incluso nei piani sindacali, non verrà sommato al limite di non imponibilità dei benefit, pari a 258,23 euro.

Come averlo e entro quando spenderlo

Per ottenere il Bonus benzina 200 euro non bisogna presentare alcuna domanda. L’agevolazione, infatti, viene assegnata in automatico dalle aziende private ai propri dipendenti per un massimo di 200 euro.

I voucher dovranno essere erogati entro il 12 gennaio 2023, secondo il principio di cassa allargato, e il lavoratore potrà potrai usufruirne entro la data di scadenza presente sul buono, quindi nei mesi che seguiranno gennaio.

Bonus carburante autotrasportatori: cos’è e chi lo può chiedere

Altra cosa, invece, è il Bonus carburante autotrasportatori, ribattezzato anch’esso Bonus benzina. Vediamo di capire meglio.

Dalle ore 15.00 del 12 settembre 2022, e solo per 30 giorni, è attiva la piattaforma realizzata dall’Agenzia delle Dogane per inviare le richieste relative a questo specifico Bonus carburante, destinato appunto agli autotrasportatori, che nulla c’entra col precedente.

La misura, introdotta dal Decreto energia, ha uno stanziamento di 497 milioni di euro per l’anno 2022 volto a fronteggiare gli effetti economici derivanti dagli aumenti dei prezzi dei carburanti che hanno determinato un incremento dei costi sostenuti dalle imprese del settore degli autotrasporti.

Chi lo può avere

Consente alle imprese del settore dell’autotrasporto di merci per conto terzi di usufruire di un credito d’imposta pari al 28% delle spese sostenute nel primo trimestre del 2022 per l’acquisto di carburante impiegato su mezzi di categoria Euro 5 o superiore.

I soggetti beneficiari sono quindi solo le imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia che esercitano attività di trasporto merci per conto terzi, con utilizzo di veicoli di massa totale pari o superiore a 7.50 tonnellate con motori diesel di categoria Euro 5 o superiore.

La spesa deve essere comprovata dalle relative fatture di acquisto che sono state emesse nel primo trimestre 2022. Il credito d’imposta può essere cumulato con altre agevolazioni, che hanno ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non comporti il superamento del costo sostenuto.

Come averlo

La domanda può essere presentata solo tramite piattaforma informatica dedicata dell’Agenzia delle Accise Dogane e dei Monopoli disponibile per un periodo di 30 giorni dalla data di apertura.

Per accedere è necessario avere in alternativa:

  • SPID con livello di sicurezza 2;
  • CNS;
  • CIE (Carta d’identità elettronica).

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