Ritorno alla politica con il governo Meloni

Giuliano Ferrara  scrive: Giorgia Meloni da “donna di partito aiuta l’Italia a un ritorno alla politica é una grande notizia”.

Per Ferrara, il governo Meloni favorirebbe “un rilancio delle questioni politiche, sociali e parlamentari che i governi patchwork…hanno offuscato negli ultimi anni”; per “un confronto più libero e disinibito tra valori, ma non quelli fumosi della sfera etica, piuttosto quelli della capacità di padroneggiare una crisi da parte di chi é al potere e delle funzioni di controllo e di alternativa di chi é all’opposizione”. La Meloni rimette in campo la politica.  Da più di un decennio il nostro sistema produce maggioranze non create dagli elettori forse  perché si ritiene o si vuole fare credere che l’Europa pretenda garanti neutri e a lei vicini, specie nelle postazioni chiave, come l’Economia e gli Esteri.

Poi, non ci sono ministri dell’Economia dell’Europa che più pesa, che siano tecnici. Germania, Francia e Spagna – i Paesi con più caratura politica, a parte noi – hanno posto a guida delle proprie economie leader di partito e politici di lungo corso. 

E perché, lo stesso Paolo Gentiloni, commissario Ue agli affari economici e monetari, cos’è se non un politico ? Quindi, se sarà nominato un politico o un tecnico a via XX Settembre, sarà la Meloni a sbrigarsela. Secondo ciò che le suggerirà l’esercizio pieno del suo ruolo. Che é politico. E con una consapevolezza che é tutta politica. É ciò che conta; ciò che vale. 

«Mi pare che ci sia stato un avvio serio, la volontà che è stata espressa è di venire incontro ai grandissimi problemi del Paese». Lo ha sottolineato il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, parlando per la prima volta del governo di centrodestra che sta per insediarsi, a margine di una celebrazione a Santa Maria Maggiore per la festa della Spagna. «Evidentemente – ha aggiunto Parolin – guardiamo tutti con ansia e con grandi aspettative all’avvio» del governo che dovrebbe essere a guida Meloni.

”L’auspicio che facciamo è di concentrarsi sui problemi del Paese, che sono tanti, e già c’è la dichiarazione del cardinale Zuppi  che li ha ricordati», ha proseguito il Segretario di Stato Vaticano, chiarendo che «ho l’impressione dall’esterno che ci sia questa volontà, almeno è stata espressa, e per questo quadro di formazione del governo sembra che ci sia stato davvero uno sforzo per trovare anche persone adeguate  che sappiano rispondere alle problematiche del Paese e speriamo che questo stile possa continuare».

«Ora è difficile dare un giudizio, bisogna giudicare dai fatti. Anche i governi si giudicano dai fatti. Mi pare però che c’è un avvio serio, la volontà che è stata espressa è di venire incontro ai grandissimi problemi del Paese a livello nazionale e poi nel contesto internazionale. Che questo possa continuare»,

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