PAT – Ok della Giunta al ddl di riforma

Delineare un quadro normativo innovativo ed organico delle politiche pubbliche in materia di promozione della competitività delle imprese. Offrire agli operatori del settore ed alle imprese uno strumento capace, attraverso modalità di attuazione snelle, di fornire risposte immediate e concrete alle necessità ed alle sfide che il contesto economico trentino pone di volta in volta. Sono questi gli obiettivi principali del disegno di legge approvato oggi dalla Giunta, su proposta dell’assessore al lavoro e sviluppo economico Achille Spinelli. Il disegno di legge semplifica e omogeneizza il quadro degli interventi per le imprese (legge n°6 del 13 dicembre 1999).
“Attraverso questo ddl – spiega l’assessore Achille Spinelli – si intende delineare un quadro normativo semplificato ed armonico delle misure di sostegno economico a favore del tessuto imprenditoriale trentino, operando uno snellimento della disciplina attuale. Puntiamo a consolidare, accrescere e diversificare la base produttiva provinciale, aumentare i livelli e la qualità dell’occupazione, favorire l’avvio di nuova imprenditorialità, la riduzione dell’impatto ambientale, nonché sostenere la ricerca, i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale, valorizzando al contempo la responsabilità sociale dell’impresa”. Ora il ddl proseguirà l’iter normativo con la discussione in Consiglio provinciale.

Attraverso la legge provinciale sugli incentivi alle imprese (legge n° 6 del 13 dicembre 1999) la Provincia autonoma di Trento dava risposta alla necessità di confrontarsi con le sfide della mondializzazione e dell’appartenenza all’Europa della moneta unica, rimodulando gli interventi in campo economico in un unico testo normativo comprensivo dell’universo delle misure di sostegno alle imprese. L’impianto normativo attuale è stato oggetto di diversi adeguamenti richiesti oltreché dall’evolversi della disciplina nazionale ed europea negli anni, anche nella prospettiva di perseguire i fabbisogni delle imprese. Inoltre, la situazione economica emergenziale degli ultimi due anni ha portato all’adozione di norme a carattere eccezionale che hanno fatto registrare una ulteriore dilatazione dell’operatività degli interventi, incrementando la parcellizzazione del sistema incentivante.

Impianto normativo
L’impianto normativo risulta strutturato in una parte iniziale relativa alle disposizioni generali (obiettivi e finalità, oggetto e beneficiari degli interventi, tipologie di intervento, programmazione, criteri generali per l’attuazione e gestione degli interventi e soggetti del sistema di incentivazione), una parte volta ad individuare le diverse misure a favore del settore economico attraverso la configurazione di aree omogenee di intervento (interventi per l’attrazione, l’insediamento e lo sviluppo di imprese e linee di intervento), una parte più operativa afferente le procedure, gli obblighi, i controlli, le decadenze ed un’ultima parte che, oltre a far salva l’applicazione di alcune norme dell’attuale legge sugli incentivi, delinea una disciplina transitoria a salvaguardia dei rapporti pendenti in attesa dell’adozione dei provvedimenti attuativi del nuovo impianto.

Gli interventi
Il ddl definisce le macro aree attraverso interventi di contesto e misure agevolative, nello specifico:
1) Interventi per l’attrazione, l’insediamento e lo sviluppo delle imprese:
– Interventi a favore della localizzazione produttiva:
a) Aree e strutture produttive;
b) Accordi per l’insediamento e lo sviluppo delle imprese;
c) Attrazione di investimenti esteri;
d) Interventi di sistema per l’internazionalizzazione

2) Linee di intervento:
a) Interventi a favore della patrimonializzazione delle imprese e la costruzione di relazioni tra le imprese;
b) Interventi per l’innovazione nella gestione finanziaria delle imprese e per l’accesso al credito;
c) Interventi per gli investimenti aziendali;
d) Interventi per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione;
e) Interventi per la crescita, la qualificazione e l’internazionalizzazione delle imprese;
f) Interventi per l’avvio di nuova imprenditorialità;
g) Agevolazioni fiscali.

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