La fiction televisiva RAI “Sopravvissuti” racconta le vicende di un gruppo di sopravvissuti a una tragedia avvenuta in mare a bordo di un’imbarcazione chiamata Arianna. È ambientata a Genova e dintorni.
Grazie alla Genova Liguria Film Commission che ha dato una mano alla produzione a trovare location insolite, il pubblico ha la chance di scoprire attraverso il piccolo schermo alcuni luoghi davvero curiosi e poco noti del Capoluogo ligure.
Puntata dopo puntata emergono dettagli sempre più curiosi su questa splendida città ligure che sta vivendo una vera rinascita.
Le case panoramiche dei protagonisti
Gli splendidi palazzi, spesso con vista mozzafiato sulla città e sul mare, dove vivono i protagonisti sono uno più bello dell’altro. Luca (interpretato da Lino Guanciale) vive in una bella palazzina Liberty nella zona del Lido, la spiaggia dei genovesi, tra via Giordano Bruno e corso Italia, con una terrazza panoramica che regala una vista impagabile.
Una vista meravigliosa ce l’ha anche Anita (l’attrice Pia Lanciotti), madre di uno dei dispersi, Gabriele, che vive in un appartamento tutto vetrato all’ultimo piano di un palazzo nella zona della Cattedrale di San Lorenzo con vista sul porto.
Non solo Porto antico
Protagonista assoluto è il porto di Genova, dove è ambientata la partenza della barca Arianna e il ritorno del relitto. Questa insenatura naturale, che per secoli è stata teatro del più importante commercio del Mediterraneo, oggi è il cuore turistico e culturale del Capoluogo ligure.
Tuttavia, più ci si addentra nella vicenda più i flashback mostrano i dettagli degli ambienti intorno ai quali è incentrata la storia. Il cantiere navale dove è stata costruita l’Arianna e dove lavorano molti dei protagonisti di “Sopravvissuti” è stato ricreato nei silos dei Magazzini del Cotone, nel Porto antico di Genova, dove si svolge ogni anno il Salone nautico ma che ospita anche locali e cinema che molti spettatori avranno già riconosciuto.
Questi edifici furono costruiti nel 1800 come magazzini per il deposito del cotone con tanto di binari ferroviari per trasportare la merce arrivata via mare fuori città. Sono stati sistemati nel 1992 in occasione dell’Expo Colombiana per il 500° anniversario della scoperta dell’America.
Sempre in una parte del Porto antico è stato ambientato l’hangar dove i sopravvissuti incontrano i loro famigliari: si tratta del padiglione B Jean Nouvel della fiera di Genova che fa parte del nuovo Waterfront di Levante, il progetto pensato da Renzo Piano per riqualificare il lungomare genovese dal punto di vista architettonico e tecnologico.
Altre location inedite
La figlia di Luca, Maia, e uno dei sopravvissuti, Nino, frequentano la stessa scuola. L’edificio usato per il Liceo scientifico statale Carlo Cattaneo è in realtà l’Albergo dei Poveri, nel quartiere di Castelletto, sulle alture di Genova. L’edificio del 1600 è nato proprio per ospitare i poveri della città e non ha mai cambiato destinazione d’uso. Poco lontano si trova uno degli edifici più famosi di Genova che spesso viene inquadrato dalle telecamere durante le panoramiche sulla città.
Si tratta del Castello Bruzzo, una villa commissionata dall’ingegner Pietro Micheli (un tempo si chiamava appunto “villa Micheli”) all’architetto Gino Coppedè nel 1904 e che riprende il modello del Castello Mackenzie, sempre a Genova e Bene del FAI. Oggi è sede di eventi.