Giorgia Meloni su fascismo e leggi razziali

A seguito della vittoria elettorale in tanti si aspettavano da Giorgia Meloni la stessa chiarezza anche in Parlamento.

La presidente del Consiglio ha voluto chiarire prima di tutto quelli che sono i suoi valori. “Libertà e democrazia sono gli elementi distintivi della civiltà europea contemporanea nei quali da sempre mi riconosco”, ha detto ai deputati prima del voto alla fiducia.

Poi ha aggiunto, mettendo a tacere di fatto le polemiche degli ultimi mesi: “A dispetto di quello che strumentalmente si è sostenuto non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso“.

Proseguendo il suo discorso, la presidente Meloni ha parlato anche delle leggi razziali, evidenziando che rappresentano “il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre”.

La neopremier ha precisato che “i totalitarismi del Novecento hanno dilaniato l’intera Europa, non solo l’Italia, per più di mezzo secolo, in una successione di orrori che ha investito gran parte degli Stati europei”. “E l’orrore e i crimini – ha ricordato – da chiunque vengano compiuti non meritano giustificazioni di sorta”.

Poi un chiarimento sulla sua comunità politica di provenienza, che a sua detta “ha compiuto sempre passi in avanti verso una piena e consapevole storicizzazione del Novecento“, ma soprattutto “ha assunto importanti responsabilità di governo giurando sulla Costituzione repubblicana, come abbiamo avuto l’onore di fare ancora poche ore fa”.

Così Meloni ha ribadito a tutti i presenti in Aula di incarnare “senza alcuna ambiguità i valori della democrazia liberale, che sono alla base dell’identità comune del centrodestra italiano”.

Dopo le parole alla Camera della presidente del Consiglio è arrivata la reazione della comunità ebraica di Roma.

La presidente Ruth Dureghello ha definito il discorso “apprezzabile e significativo” e ha evidenziato l’importanza per il Paese di “ritrovarsi uniti e concordi nel giudizio storico di condanna all’ideologia fascista”.

Poi ha ricordato che occorre continuare a portare avanti “l’impegno contro l’antisemitismo che è pericolosamente in crescita e su cui è necessario mantenere la vigilanza alta”.

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