Scandalo ginnastica, Vanessa Ferrari: “A 19 in clinica per disturbi alimentari”

Come si temeva, Nina Corradini ha davvero aperto il vaso di Pandora e dopo di lei sono state tante le ex ginnaste di ritmica a denunciare le presunte violenze psicologiche a cui sarebbero state sottoposte negli anni.

In questi giorni il polverone si è alzato e, a quanto pare, è solo l’inizio di un uragano che (si spera) sia destinato a cambiare una volta e per sempre il mondo dell’agonismo al femminile, affatto nuovo a questi scandali.

Vanessa Ferrari, un’altra atleta si confessa

Spronata dal coraggio delle colleghe, anche la campionessa Vanessa Ferrari ha rotto il silenzio e lo ha fatto in un lunghissimo post su Instagram.

“Penso sia arrivato il momento di esprimere il mio pensiero sui recenti avvenimenti” ha esordito Vanessa che, nel 2021, ci ha fatto sognare con il suo argento vinto a Tokyo nel corpo libero.

“Ho rifiutato interviste per evitare strumentalizzazioni delle mie parole. Quando sono comparse le prime notizie sulle denunce, da parte dei ginnasti di Ritmica e Aerobica, non sono rimasta affatto sorpresa… Anzi, anni fa scrissi un libro nel quale parlai anche di alcuni di questi aspetti” ha ammesso la Ferrari.

“All’alba dei 32 anni di cui 25 passati nel mondo della ginnastica” ha continuato l’Azzurra “voglio dire che ho vissuto tante esperienze positive ma anche tante negative. Durante la mia carriera fortunatamente però ho vissuto anche qualche cambiamento nel mio ambiente e mi spiace che ancora oggi ci siano luoghi dove si verificano questi orrori”.

Vanessa Ferrari: “Ho avuto anche io problemi alimentari”

Gli orrori a cui la campionessa si riferisce, sono ovviamente le pressioni sul fisico che a quanto pare molte ragazze che arrivano a un certo livello di agonismo sono costrette a subire. Pressioni che, data anche l’età delicata delle atlete, portano purtroppo a gravi conseguenze psicologiche.

“L’ho detto più volte” ha ricordato Vanessa “come tanti altri ho vissuto sulla mia pelle i problemi alimentari e all’età di 19 anni mi mandarono in una clinica a Verona e grazie al supporto di esperti e dopo un paio di anni di percorso sono riuscita a guarire. Quindi invito chiunque ne soffra a farsi aiutare perché è davvero fondamentale”.

Come tutti, la Ferrari spera che le confessioni delle ragazze siano risolutive di una problematica che a quanto pare da anni affligge alcuni settori degli sport femminili e probabilmente non solo.

L’appello di Vanessa Ferrari: “Siate umani”

“Spero che finalmente si possa intervenire definitivamente affinché la ginnastica, lo sport che amiamo, senza distinzione di sezioni o di livello sia pulito” si augura l’atleta che schiera senza mezzi termini dalla parte di chi ha denunciato “crediamo a quello che è stato denunciato e siamo vicini a tutti voi, lo sport è fatto di sacrifici e di rinunce ma prima di tutto, prima di qualsiasi risultato, vengono le persone e la loro salute”.

Nel concludere il suo post a sostegno delle atlete abusate psicologicamente, Vanessa Ferrari fa anche un sentito appello “all’umanità delle persone perché  penso che debba esserci un confine netto tra severità in ottica di disciplina e cattiveria” ma, al contempo, sottolinea “non sto cercando colpevoli e probabilmente nel profondo le persone non cambieranno mai, ma parlandone costantemente e denunciando tempestivamente spero che si possa far ragionare chi commette queste azioni e scegliere il modo migliore di agire”.

Infine, la ginnasta afferma che demonizzare lo sport non serve a nulla, come non serve prendere le distanze da ciò che accade: “non è così che le cose cambiano perché la ginnastica è un mondo magnifico benché complesso, quindi non rendiamolo ancora più difficile, sta a noi il compito di proteggerlo”.

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