Il primo ministro francese Élisabeth Borne ha chiesto mercoledì un vertice straordinario dei ministri degli Interni a Bruxelles sulla migrazione, dopo che il governo francese ha acconsentito allo sbarco nel porto di Tolone della nave “Ocean Viking”, con più di 200 persone a bordo.
Borne ha incoraggiato il rafforzamento delle capacità marittime dei Paesi di origine e una “maggiore efficienza” nelle procedure di riammissione dei migranti irregolari, come riportato dal canale televisivo Public Senat.
Allo stesso tempo, ha espresso il suo sostegno per una cooperazione “più fluida e trasparente” tra le autorità pubbliche e le organizzazioni, specificando allo stesso tempo che auspica “la ripresa del lavoro delle ONG coinvolte nel salvataggio” dei migranti in mare.
Borne ha chiesto di “progredire il più possibile” nella “finalizzazione” del Patto sulla migrazione e l’asilo all’interno dell’Unione europea. “Ci auguriamo che si possa raggiungere rapidamente un accordo con il Parlamento europeo su questi temi”, ha dichiarato.
Questo dopo che il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha avvertito che il governo francese avrebbe vagliato le esigenze dei 234 migranti a bordo della “Ocean Viking”. In questo modo, ha confermato che quasi il 19% dei migranti sarà espulso una volta che il loro stato di salute si sarà stabilizzato.
La cifra non è definitiva, ma significherebbe che meno di 200 migranti e rifugiati sarebbero distribuiti tra un totale di dodici Paesi europei. La Francia si è impegnata ad accoglierne un terzo, mentre la Germania ne accoglierà la stessa percentuale.
Secondo il ministro, hanno agito per “umanesimo”, dopo che l’ONG aveva avvertito del rischio per la vita di tutti i migranti se non avessero ricevuto il permesso di attraccare in un porto sicuro in seguito al rifiuto del governo italiano di Giorgia Meloni. Tra i primi soccorsi e l’arrivo della “Ocean Viking” nel sud della Francia passarono tre settimane.
La riunione straordinaria dei ministri dell’Interni europei sul dossier migranti si terrà il 25 novembre. “Il piano d’azione sui migranti sarà proposto in tempo utile per il prossimo Consiglio Affari Interni”. ha spiegato il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer. ,
Il Consiglio Affari Interni ordinario era previsto il prossimo 8 dicembre ma la riunione è stata anticipata.
In vista di un’azione che si presume in tempi rapidi dell’Ue sul dossier migranti, fonti europee sottolineano come “si lavorerà intensamente a un accordo politico sui principali punti” sul tavolo e “in particolare sull’intesa sui ricollocamenti e su una gestione trasparente e regolamentata dei salvataggi in mare”
In merito al Piano europeo sui migranti in preparazione “intendiamo dare il nostro contributo, ci sarà una proposta dell’Italia, che è quella condivisa con i Paesi di primo ingresso, ma non credo andrà molto lontano da quella della Commissione”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a margine della riunione del G7.
Piantedosi sta partecipando ad Eltville, in Germania, al G7 dei ministri degli Interni.
In un colloquio fra i partner l’Italia ha confermato di volersi attenere alle regole Ue, senza procedere da sola, sui migranti, e la Germania ha ribadito ancora una volta di voler tener fede al meccanismo di solidarietà. È quanto si apprende del bilaterale tra Matteo Piantedosi, e la collega tedesca A quanto trapela, Piantedosi avrebbe detto “più volte” che l’Italia “non intenda affatto procedere da sola” sui migranti, mentre la ministra Faeser ha sottolineato che Berlino terrà fede agli impegni.
Berlino terrà assolutamente fede al meccanismo di solidarietà. Entrambi i ministri hanno sottolineato che i rimpatri devono essere più efficienti, interesse che Germania e Italia condividono. Serve inoltre una più stretta cooperazione con i Paesi africani, si è sottolineato. I due ministri hanno anche affrontato il tema della collaborazione sul contrasto alla criminalità organizzata e alla droga, ricordando peraltro la strage di Duisburg, commessa nell’agosto del 2007 dalla ‘ndrangheta, quando furono uccise sei persone. La Germania ha molto da imparare dall’Italia, ad esempio su come contrastare il riciclaggio di denaro, ha ammesso la parte tedesca.