In questi due anni ci siamo spesso resi conto di avere il Covid perché dall’oggi al domani abbiamo smesso di percepire odori e sapori o perché ci è salita la febbre pur senza avere altri sintomi connessi alla classica influenza.
Sappiamo che lo stato febbrile e la perdita di gusto e olfatto sono tutt’ora tra i sintomi più comuni e diffusi del Covid, ma a quanto pare giorni prima della positività si sperimenta un altro fastidio a cui, però, neanche facciamo caso.
Parliamo della xerostomia… Mai sentita questa parola? Si tratta semplicemente di secchezza delle fauci, quella sensazione di bocca asciutta e scarsa salivazione che ci prende quando ad esempio siamo molto agitati prima di un esame, una dichiarazione d’amore o magari un colloquio di lavoro.
La xerostomia è da considerarsi un sintomo precoce del Covid, la prima vera bandiera rossa che appare giorni prima che si manifestino gli altri disturbi. Una ricerca pubblicata sulla rivista di settore Future Virology ha evidenziato come questo campanello d’allarme poco conosciuto sia stato notato nel 60% dei casi di Covid esaminati dal team. Sembra che la sensazione di bocca asciutta sopraggiunga addirittura 3-4 giorni prima della sentenza di positività data dal tampone o dalle analisi.
Gli scienziati che hanno portato avanti questo studio ritengono che “la trasmissione della malattia potrebbe essere prevenuta e potrebbero essere raggiunti i migliori risultati del trattamento” nel momento in cui la xerostomia viene riconosciuta dal paziente come la primissima spia del Coronavirus.
Chiaramente questo fastidio va attenuandosi via via che la terapia farmacologica fa il suo effetto e altrettanto indubbiamente lo stato di positività al Covid si attesta con una lista piuttosto lunga di altri sintomi a cui prestare la massima attenzione: dai brividi al fiato corto, dal forte mal di testa alla perdita di appetito, dalla diarrea al naso che cola oltre alle avvisaglie più tipiche elencate all’inizio.