Sono ben 3.104 gli emendamenti presentati dalle forze politiche. Al loro interno ci sono moltissime micro-misure come, ad esempio, il taglio dell’Iva sul pellet e un fondo da 20 milioni di euro da destinare ai nonni per la cura e l’assistenza dei nipoti.
Nella relazione illustrativa dell’emendamento che chiede di aumentare le risorse per il tax credit in favore del settore della musica, la Lega cita infatti il gruppo rock di ‘Zitti e buoni’, ma si fanno anche i nomi di Vasco Rossi, Zucchero, Blanco e Gazzelle.
Il tax credit è un credito d’imposta con tetto fino a 75mila euro previsto per quelle imprese del settore dello spettacolo e della musica con spese fino a 250mila euro.
In sostanza, un’agevolazione fiscale che premia diversi nomi noti del panorama musicale di casa nostra.
Ma la lista degli emendamenti “curiosi” è infinita: Fratelli d’Italia chiede, ad esempio, il rifinanziamento delle celebrazioni per il pittore Pietro Vannucci, ‘Il Perugino’, così come l’introduzione della tassa per il marmo di Carrara.
Nel calderone finisce anche il sostegno “alla nutrizione bilanciata attraverso proteine vegetali”.
Sul piatto ci sono 700 milioni di euro per le modifiche alla Manovra di Governo; 400 milioni di euro sono da dividere tra partiti di maggioranza e opposizione.
E poi c’è un ‘tesoretto’ da 300 milioni di euro, cui si può attingere con norme inter-gruppo. Ma queste risorse potrebbero non bastare, perché sono già impegnate per alcune questioni che non possono essere eluse, come ‘Opzione Donna’ per l’uscita anticipata a 60 anni delle lavoratrici.
Per tentare di trovare una soluzione, la premier ha deciso di riunire una cabina di regia composta dai rappresentanti di ogni gruppo della maggioranza.
Sabato scatterà la tagliola dell’ammissibilità, domenica i gruppi parlamentari dovranno asciugare i rispettivi pacchetti indicando gli emendamenti segnalati.