“Sulla gestione integrata dei rifiuti, nonostante il permanere di una serie di limiti e difficoltà, i comuni della Sicilia hanno fatto notevolissimi passi in avanti, tanto che nel 2021 sono stati oltre 200 gli enti virtuosi che hanno superato il 65% di raccolta differenziata. Nei territori è cresciuto il senso di responsabilità istituzionale nel trovare e offrire soluzioni concrete per la gestione delle diverse tipologie di rifiuto e l’esigenza di informare sempre meglio i cittadini circa il concreto utilizzo delle risorse finanziarie acquisite tramite la TARI. D’altro canto nei cittadini è cresciuta sempre più la domanda di città pulite e di un servizio più efficiente. Quindi, se da un lato permangono ancora difficoltà strutturali sul fronte dell’impiantistica e del costo per il conferimento, dall’altro in molti territori si avverte l’esigenza di sperimentare nuovi modelli organizzativi, sul piano della tariffa puntale e sul piano della comunicazione con il cittadino. L’incontro di oggi ha il pregio di offrire su tali aspetti un qualificato momento di confronto e discussione sulle buone pratiche sperimentate in Italia e all’estero”.
Questo il commento di Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’ANCI Sicilia, che ha preso parte ai lavori del seminario informativo “Strumenti innovativi per la gestione dei rifiuti: tariffazione puntuale (PAYT) e approccio KAYT (conosci quello che butti). L’esperienza del progetto LIFE REthinkWASTE”, svoltosi nelle sale dell’ex Noviziato di San Mattia ai Crociferi e organizzato dall’Associazione dei comuni siciliani e dalla Fondazione Ifel.
L’iniziativa, destinata ai comuni, alle S.R.R. e ai gestori del servizio integrato dei rifiuti della Sicilia, s’inserisce nell’ambito del progetto europeo LIFE REthinkWASTE che nasce con l’obiettivo di definire, sperimentare e diffondere efficaci sistemi di gestione dei rifiuti urbani basati sugli innovativi approcci PAYT e KAYT, ovvero su tariffazione puntuale (Pay-as-you-throw, paga per quello che butti) e “informazione puntuale” (Know-as-you-throw, conosci quello che butti).
Alla luce dei nuovi obiettivi UE, tesi ad aumentare sensibilmente i risultati ambientali della raccolta differenziata e a minimizzare la produzione di rifiuti non riciclabili, si avverte l’esigenza e l’opportunità di ridefinire i sistemi di gestione dei rifiuti così da orientare il cambiamento dei comportamenti degli utenti.
Si tratta, quindi, di un cambio decisivo e concreto nel rapporto tra amministrazioni locali e cittadini che necessita di una preliminare attività di formazione e confronto e di una riflessione anche in ordine alle esperienze maturate in Sicilia ed in altri contesti regionali.
All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, Andrea Ferri, vicedirettore IFEL, il sindaco di Aci Bonaccorsi, Vito Di Mauro, e il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa.