PAT – Alle Rsa ulteriori 2,5 milioni di euro

Approvato dal Consiglio provinciale ieri sera l’emendamento alla Legge di stabilità 2023 per consentire il pareggio dei bilanci delle Aziende pubbliche di servizi alla persona che gestiscono le Residenze sanitarie assistenziali. L’emendamento è stato presentato dall’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana, ai vertici di Upipa – presenti con la presidente Michela Chiogna e il direttore Massimo Giordani – e del Gruppo Spes, rappresentati dalla presidente Paola Maccani e dal direttore Italo Monfredini. Un incontro nella sede di piazza Dante al quale hanno partecipato i dirigenti di Apss Elena Bravi e Enrico Nava e in videocollegamento il dirigente del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia Giancarlo Ruscitti. “Conosciamo la fase di difficoltà che gli enti gestori di Rsa, e non solo, stanno affrontando in questi mesi a causa dalla situazione congiunturale – ha precisato l’assessore Segnana -. In particolare Upipa ci ha sottoposto due problematicità, il caro energia e l’incremento legato al TFR del proprio personale. Con questo emendamento abbiamo quindi voluto sostenere un comparto fondamentale per il benessere sociale e socio-sanitario della nostra comunità, in grado di dare una risposta ai tanti anziani e ai loro familiari”.
Le risposte contenute nel dispositivo vanno nella direzione di garantire il sostegno ad un servizio fondamentale per gli ospiti e la comunità. Ed è proprio questo l’importante obiettivo, sul quale è attenta l’Amministrazione provinciale, delle direttive per il 2023 alle Rsa, che conterranno le indicazioni e i finanziamenti alle strutture pubbliche e private per il prossimo anno. La delibera è in corso di elaborazione e verrà portata in Giunta questa settimana, ha anticipato l’assessore.

Quanto al tema specifico dell’emendamento, è stato ricordato come la Provincia, con la Legge 11/2022, abbia già previsto la possibilità di concedere per il 2022 contributi per 9,5 milioni di euro a favore degli enti gestori di servizi sociali e sociosanitari, tra i quali le Rsa, colpiti dall’aumento di costi dell’energia. Ora con questo nuovo intervento, per consentire il pareggio dei bilanci delle Apsp che gestiscono Rsa, vengono stanziati ulteriori 2,5 milioni per riconoscere alle stesse un contributo nella misura massima pari alla rivalutazione del TFR del proprio personale dipendente. Questo infatti è direttamente collegato all’aumento del tasso d’inflazione che nel corso del 2022 è passato dal 3% di inizio anno al 11% del mese di novembre.
Le risorse ulteriori, ha precisato l’assessore, consentiranno alle Apsp di “non aumentare le rette in particolare in questa fase di difficoltà e considerando le criticità che stanno già affrontando le famiglie”.

È stato inoltre ricordato che l’esecutivo provinciale era intervenuto a sostegno degli enti gestori di Rsa con contributi specifici nel 2021 (pro 2020) con 4,9 milioni e nel 2022 (pro 2021) con 9,7 milioni.

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