PAT – Impianto di chiusura del ciclo di rifiuti: la Giunta approva gli indirizzi per il futuro

Via libera dalla Giunta provinciale alle nuove linee di indirizzo in materia di gestione dei rifiuti che dovranno essere seguite nel medio e lungo periodo, scaturite da un ampio percorso partecipativo condotto nel corso dell’anno anche ai fini della stesura del Quinto aggiornamento al Piano provinciale dei Rifiuti. La Giunta ha approvato inoltre gli indirizzi per una revisione delle disposizioni normative provinciali in materia, per dare concretezza al quadro generale così delineato, da cui emerge con evidenza la necessità per il Trentino di dotarsi di un impianto di trattamento dei rifiuti provinciale. “Con l’approvazione del conchiuso di oggi si completa un lavoro importante fatto nell’arco di quest’anno anche con il contributo significativo di Appa, di Fbk e dell’Università di Trento -. sottolinea il vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina – A seguito dei numerosi incontri promossi sul territorio è emersa la convinzione che anche il Trentino deve trovare soluzioni definitive a questo problema, e deve farlo tanto più urgentemente ora, sia per ragioni etiche, che impongono ad ogni territorio di gestire in maniera autonoma le proprie quote di rifiuti, sia perché non è più possibile ricorrere alle discariche. Il documento approvato dalla Giunta tiene conto del cammino fatto, e dell’apporto di tante realtà diverse, enti locali, gestori, associazioni, cittadini, giovani. Ho fortemente creduto in una partecipazione che fosse la più ampia possibile, perchè se è vero che alla Giunta spetta la decisione finale è altrettanto vero che il tema necessita di un’adesione convinta da parte della comunità, che deve condividerne contenuti e prassi. Sull’impianto da realizzare vedremo di trovare la soluzione ottimale, anche attraverso un ulteriore confronto con il Consiglio delle autonomie locali. Sono certo però che, con il contributo ancora una volta di tutti, sapremo individuare la risposta più efficace sotto il profilo funzionale, ambientale ed economico”.

Lo stato attuale di gestione della filiera dei rifiuti indifferenziati ed ingombranti presenta gravi criticità in conseguenza dell’esaurimento degli spazi disponibili per lo smaltimento dei rifiuti in discarica e della difficoltà concretamente riscontrata di reperire sul mercato fuori provincia impianti per il loro trattamento con conseguenti incertezze dal punto di vista finanziario, che in ultima analisi si riverberano sul cittadino – in particolare in termini di determinazione della tariffa – e sulle attività produttive.

Come previsto dal Quinto aggiornamento del Piano provinciale gestione dei rifiuti, Appa ha predisposto un documento che contiene l’analisi delle fattispecie di gestione dei rifiuti urbani possibili.

In particolare sono stati valutati tutti i possibili scenari alternativi alla realizzazione dell’impianto termico, mantenendo il recupero energetico presso l’impianto di Bolzano per i quantitativi oggi disponibili (13.000 ton/a di rifiuto indifferenziato), prevedendo l’utilizzo di un impianto di pre-trattamento meccanico biologico, ipotizzando una riduzione della produzione dei rifiuti urbani totali ed un aumento della raccolta differenziata, valutando la possibilità di realizzazione un impianto di recupero di tessili sanitari.

Parimenti sono stati approfonditi tutti gli scenari che prevedono la realizzazione di un impianto termico locale, con la trattazione degli aspetti tecnici-economici-ambientali e sanitari puntualmente riferiti ad ogni singola tecnologia esaminata.

Dal confronto di tutti gli scenari ipotizzati è emerso con evidenza che la scelta ottimale per il Trentino risulti la realizzazione di un impianto termico provinciale. Con questa decisione si potrà chiudere responsabilmente il ciclo dei rifiuti urbani non differenziati nel territorio provinciale, raggiungendo un’autosufficienza impiantistica, senza subire ulteriormente l’andamento del mercato, con una conseguente riduzione del costo di gestione del proprio rifiuto e con la certezza del suo recupero energetico a beneficio della collettività locale. L’impatto economico è strettamente connesso a quello energetico. La crisi energetica di questo periodo ha evidenziato l’importanza di ricorrere a fonti alternative e sostenibili di energia ed il rifiuto è certamente una fonte sempre disponibile.

Per quanto riguarda l’area dove realizzare l’impianto, la pianificazione realizzata fino ad oggi, confermata nel Quinto aggiornamento ha considerato idonea, come noto, l’area di Ischia Podetti. Ma altre ipotesi sono ancora possibili  e verranno prese in considerazione, in particolare qualora emergessero dal confronto con gli enti locali e anche i soggetti privati interessati alla realizzazione dell’opera. “Non escludiamo – sottolinea Tonina – la possibilità di valutare nuove aree sulla base di proposte anche provenienti dal mondo imprenditoriale, da attivarsi attraverso eventuali forme di manifestazione di interesse alla realizzazione di impianti di recupero/riciclo dei rifiuti urbani. Un contributo importante potrà venire anche dal confronto con i Comuni del  territorio, che avvieremo immediatamente”.

Anche la tecnologia dell’impianto verrà quindi valutata nel dettaglio sulla base delle future proposte progettuali sia dal punto di vista tecnico-economico che sanitario-ambientale. Sono state analizzate nel documento sia la tecnologia più consolidata della combustione (termovalorizzatori) che quella più innovativa della gassificazione. Entrambe le tecnologie, pur completamente differenti, presentano aspetti di interesse.

L’analisi degli scenari ha anche stimato il dimensionamento dell’impianto che dovrà trattare circa 80.000 ton/a di rifiuti urbani in ingresso, tal quali, o 60.000 ton/a di rifiuti pre-trattati. Ulteriori modesti quantitativi potranno essere previsti in progetto per far fronte ai periodi di fermo impianto e per gestire i picchi stagionali di produzione dei rifiuti in provincia.

La Giunta, nella seduta odierna, ha approvato gli indirizzi di gestione che dovranno essere seguiti relativi alle strategie a medio e lungo termine demandando al vicepresidente Tonina il compito di avviare urgentemente un confronto con il Consiglio delle autonomie locali, al fine di addivenire alla massima condivisione dei relativi contenuti. La Giunta ha approvato inoltre gli indirizzi per una revisione delle disposizioni normative provinciali in materia di gestione dei rifiuti, per dare concretezza al quadro generale così delineato.

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