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“Non verrà presa nessuna decisione in tempi rapidi”. E’ quanto afferma il portavoce vaticano Federico Lombardi, secondo indagine sulla fuga di notizie ‘Vatilekas’ – Herranz, Tomko e De Giorgi – “non hanno intenzione di sentirsi messi sotto pressione con tempi particolarmente rapidi”.
Lo stesso Lombardi ha poi smentito la notizia di stampa che siano stati interrogati “cinque cardinali”: “Questo non ha riscontro nella realtà, ieri avevo detto che la commissione può sentire cardinali come capo ufficio di Curia, ma non ho detto quanti possono essere o sono stati ascoltati”. Lombardi non ha voluto fornire altri dettagli, senza escludere che “a bilancio conclusivo” si riterrà di comunicare un resoconto del numero di “audizioni”.
La commissione cardinalizia, ha ricordato il portavoce vaticano, “agisce in coordinamento con la magistratura e la gendarmeria vaticana, ma con mandato differente”. Ieri Lombardi aveva ricordato che la commissione cardinalizia “ha un mandato più ampio: può interrogare anche nei dicasteri, e ciò anche se non ci sono elementi concreti tali da giustificare provvedimenti giudiziari”.
In merito invece al primo colloquio del maggiordomo del Papa Paolo Gabriele con i suoi avvocati, Carlo Fusco e Cristiana Arru, avvenuto ieri, il prtavoce del Vaticano ha riferito che è stato “ampio”, “fruttuoso”e “molto positivo”, secondo il portavoce vaticano Federico Lombardi, che ha riferito in un briefing ai giornalisti quanto gli hanno detto i legali.
“Gi interrogatori formali alla presenza del promotore di giustizia Nicola Picardi, del giudice istruttore Piero Antonio Bonnet e dei due avvocati difensori inizieranno “alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima”, ha detto Lombardi. Dopo la prima fase di ‘istruttoria sommaria’, è però già avviata la fase di ‘istruttoria formale’.
