È stato dato il via all’attività di biomonitoraggio delle aree intorno all’aeroporto di Bologna grazie al lavoro congiunto della società ERGO Consulting srl (società spin-off dello stesso aeroporto), del gestore aeroportuale AdB, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (DISTAL) dell’Alma Mater e del Conapi – Mielizia (Consorzio Nazionale Apicoltori).
Le 100 mila api che lavoreranno all’aeroporto verranno dislocate in otto arnie posizionate intorno alla struttura. L’obiettivo è quello di tenere sotto controllo la qualità dell’aria e, di conseguenza, l’intero ecosistema. In particolare l’attività di controllo della qualità dell’aria avverrà tramite l’analisi del miele prodotto dalle stesse api. Il sistema d biomonitoraggio utilizzerà l’attività di micro-prelievo che ogni ape bottinatrice fa ogni giorno sui fiori e sulle piante.
Il raggio coperto è di 1,5 chilometri dall’alveare. Periodicamente proprio gli alveari verranno analizzati in laboratorio insieme alle api, al miele e al polline.
L’aeroporto sta mettendo in atto un importante Piano di Sostenibilità che vedrà le api come aggiunta a tutte le altre figure e progetti di controllo. Grazie all’analisi che verrà fatta, e grazie al lavoro delle api fondamentali per la biodiversità, si potrà rilevare la presenza di eventuali sostanze inquinanti presenti nel suolo, nell’acqua e nell’aria.
Toccherà poi ai tecnici di Ergo Consulting, invece, eseguire le analisi vere e proprie in laboratorio per rilevare l’eventuale presenza di dieci metalli pesanti e di idrocarburi policiclici aromatici.
Inoltre, ci saranno iniziative divulgatrici e promozionali per far capire a passeggeri e dipendenti aeroportuali l’importanza delle api nell’ecosistema con il supporto degli studenti dell’Università di Bologna.