Lo fa a firma di Peter Conradi, per raccontare come, mentre a ottobre scorso, in coincidenza al suo insediamento, l’Europa si chiedeva se costuisse un pericolo, ora il premier italiano sia diventato il leader piu’ popolare del vecchio continente.
‘Called a danger, now Giorgia Meloni is EU’s most popular leader’, è il titolo dell’articolo che ripercorre questi primi mesi al governo della 46enne presidente del Consiglio dei ministri.
“C’erano stati timori sul fatto che i politici del suo partito, FdI, fossero troppo apertamente nostalgici dei giorni di Benito Mussolini – si legge nel pezzo -erano stati previsti scontri con l’Ue e i mercati finanziari in merito ai suoi piani economici. Critici speculavano su quanto a lungo la giovane leader con poca esperienza di governo potesse tenere insieme una coalizione di tre partiti che include i suoi piu’ grandi rivali. Eppure Giorgia Meloni e’ uscita dai primi 100 giorni di governo come il leader piu’ popolare dell’Ue”.
“La chiave del suo successo – si legge ancora – suggeriscono gli analisti, è stata l’abilita’ con cui ha saputo gestire i rapporti con l’ex primo ministro Berlusconi, leader di Forza Italia, e Salvini, capo della Lega. I loro partiti, una volta potenti, hanno dovuto accontentarsi dell’esser soci di minoranza nel suo governo dopo che FdI a settembre ha preso il 26% delle preferenze dal precedente 4% del 2028.
Il Times è pubblicato dalla Times Newspapers Limited, controllata da News International società del gruppo News Corp di proprietà dell’australiano Rupert Murdoch. Il quotidiano si colloca nell’area moderata, vicina al partito conservatore.
«Sono sinceramente preoccupata dal clima che si sta creando attorno a questa vicenda e dalla minimizzazione che vedo da parte di molti», ha scritto Meloni. «Le auto incendiate, i manifesti che additano presunti “assassini” di Cospito all’università, le minacce di morte, gente messa sotto scorta, e dall’altra parte chi finge di non vedere e anzi giustifica (leggevo un lunare articolo nel quale si sostiene che inventiamo pericoli finti per poi imporre scelte di limitazione delle libertà ) o soffia direttamente sul fuoco (vedi alcuni titoli de “Il domani”)», ha proseguito il premier, sottolineando che «tutti i contorni di questa vicenda sono abbastanza inquietanti, compresa la tempistica che quasi sovrappone la nascita del governo all’inizio dello sciopero della fame da parte di Cospito».
«È possibile che io stia esagerando e spero sia così, ma comunque vada serve che tutti siano concentrati e seri. Dalle risposte al mio appello credo che l’opposizione preferisca continuare ad alimentare la polemica. Vedremo, ma comunque vada – ha esortato Meloni – vi invito a non partecipare». «Continuiamo a lavorare per cercare di dare risposte», ha concluso il premier, ringraziando i parlamentari.