Bonus 200 e 150 euro, allargata la platea: accolte anche le domande respinte

Le indennità di 200 e 150 euro, saranno erogate in favore di collaboratori, assegnisti, dottorandi a prescindere dall’iscrizione alla Gestione separata.

L’Inps procederà al riesame delle domande per il bonus 200 e 150 euro, in favore di dottorandi, assegnisti e lavoratori co.co.co. Le domande per le indennità verranno riconosciute d’ufficio anche se manca il requisito dell’iscrizione formale alla Gestione separata Inps. Basterà avere una contribuzione riconosciuta per il proprio incarico, o collaborazione, e soddisfare gli altri requisiti previsti.

Inps, accolte le domande respinte

Con il messaggio n. 635 del 2023, l’Inps ha reso noto che procederà al riesame d’ufficio delle istanze presentate per l’erogazione delle indennità una tantum introdotte dal decreto Aiuti e Aiuti ter in favore di collaboratori coordinati e continuativi, assegnisti e dottorandi di ricerca.
Si tratta delle domande inviate e rifiutate dall’Istituto perché i richiedenti non rispettano il requisito di iscrizione formale alla Gestione separata.

Bonus 200 e 150 euro, a chi viene allargata la platea

Di fatto, l’Inps allarga la platea dei beneficiari ai lavoratori con contratto co.co.co., agli assegnisti e ai dottorandi che si sono visti rifiutare la domanda per il bonus 200 euro e la sua eventuale integrazione di 150 euro.
L’Istituto, quindi, pagherà le indennità in favore di queste categorie anche in assenza della formale iscrizione alla Gestione separata, purché siano in possesso degli altri requisiti necessari e in presenza:

delle denunce Uniemens presentate dal committente per periodi di competenza antecedenti alla data del 18 maggio 2022, di entrata in vigore del decreto-legge n. 50/2022, e della relativa contribuzione connessa all’attività svolta dagli interessati in qualità di collaboratori/assegnisti/dottorandi”.

Bonus 200 e 150 euro, i requisiti da soddisfare

A ricevere i 200 e 150 euro saranno coloro che soddisfano le seguenti condizioni:

  • hanno presentato domanda del bonus in qualità di collaboratori, assegnisti di ricerca e dottorandi;
  • la richiesta è stata respinta con la sola motivazione dell’assenza del requisito d’iscrizione alla Gestione separata;
  • presente contribuzione connessa all’attività svolta dagli interessati in qualità di collaboratori, assegnisti e dottorandi;
    non risultano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Bonus 200 e 150 euro, come fare domanda

I nuovi beneficiari non dovranno far nulla per avere diritto al bonus: tutte le domande respinte verranno riesaminate d’ufficio e accolte laddove risultino in possesso dei requisiti. I soldi saranno poi accreditati in automatico.

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