Superbonus, stop alla cessione del credito: cosa si rischia adesso?

Il Superbonus è stato uno degli incentivi più importanti introdotti dal governo italiano per agevolare la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli edifici. Tuttavia, l’improvvisa decisione di bloccare la cessione del credito e lo sconto in fattura per i bonus fiscali ha causato incertezza tra i proprietari di immobili e gli operatori del settore edile.

In questo articolo, analizzeremo come questa decisione influirà sul settore edile e sui proprietari di immobili, e quali sono le alternative disponibili per chi intende procedere con i lavori di ristrutturazione.

Addio alla detrazione del credito: le decisioni del Consiglio dei Ministri

Il Decreto Legge “Misure urgenti in materia di cessione dei crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali”, impone uno stop totale a tutte le nuove operazioni di cessione del credito e di sconto in fattura per i beneficiari dei bonus fiscali per interventi di ristrutturazione e di efficienza energetica.

In altre parole, a partire dalle ultime disposizioni del decreto legge, non sarà più possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura per i lavori che rientrano nel Superbonus 110 o 90%, nel Bonus Ristrutturazione, nell’Ecobonus, Bonus Facciate, detrazione per impianti fotovoltaici, detrazione per le colonnine di ricarica e Bonus Barriere Architettoniche.

La detrazione in dichiarazione dei redditi diventa l’unica opzione per chi avvia nuovi lavori.

Il decreto Legge mira a combattere la speculazione che si era generata attorno alla cessione del credito, che aveva portato a pratiche scorrette da parte di alcuni intermediari e a una riduzione del beneficio fiscale effettivo per i contribuenti. La scelta di limitare l’accesso alla cessione del credito potrebbe incentivare una maggiore trasparenza e una maggiore regolamentazione del settore, anche se ciò potrebbe penalizzare alcune imprese che avevano basato il loro modello di business sulla cessione del credito.

Cosa cambia per chi sta facendo lavori con il Superbonus?

La presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), Federica Brancaccio, ha espresso preoccupazione riguardo ai rischi che potrebbero derivare dal blocco degli incentivi edilizi. Secondo Brancaccio, questo stop potrebbe portare a gravi conseguenze per le famiglie, con migliaia di imprese che rimarrebbero definitivamente senza liquidità e cantieri che si fermerebbero del tutto. L’Ance ha evidenziato che i crediti già in attesa di essere acquistati ammontano a più di 15 miliardi di euro, interessando oltre 25.000 imprese a rischio fallimento.

Tuttavia, il Decreto Legge non interessa gli interventi per cui sia già stata presentata la Cila, ovvero la Comunicazione di inizio lavori. In altre parole, gli interventi già iniziati prima dell’entrata in vigore del decreto potranno ancora usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura.

Per quanto riguarda i condomini, oltre alla Cila, è necessaria anche la delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori, affinché gli interventi possano ancora usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura. In questo modo, gli interventi già avviati, ma non ancora completati, potranno ancora beneficiare degli incentivi previsti, ma solo se in possesso delle autorizzazioni richieste.

Quali alternative per chi vuole ristrutturare casa?

In questo scenario oggettivamente difficile, è normale che molti proprietari di immobili si sentano confusi e incerti sulle azioni da intraprendere per portare avanti i propri progetti di ristrutturazione e di riqualificazione energetica. Tuttavia, è importante non demordere e non rinunciare a perseguire l’obiettivo, nonostante le difficoltà.

Per questo motivo, è necessario cercare nuovi canali che permettano di raggiungere lo scopo e garantiscano contemporaneamente sicurezza, professionalità e competenza. In questo senso, un’opzione molto valida potrebbe essere quella di contattare un professionista qualificato in grado di offrire consulenza e supporto tecnico per la pianificazione e la realizzazione dei lavori di ristrutturazione.

Circa Redazione

Riprova

Fisco, Cataldi (Giovani commercialisti): su proroga secondo acconto governo rispetti Statuto del Contribuente e professionisti

“La proroga al 16 gennaio 2025 del versamento della seconda rata di acconto delle imposte …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com