Bonus revisione auto, c’è tempo fino a fine marzo: come presentare domanda

Scadrà a fine mese il bonus revisione auto. La finestra per accedere al contributo erogato dallo Stato italiano si chiuderà il 31 marzo, dando così ancora tempo ai potenziali beneficiari di presentare richiesta alle autorità di riferimento. Il tempo, comunque, stringe ed è perciò venuto il momento di attivarsi affinché la somma venga riconosciuta dalle istituzioni. Chi ne ha diritto è presto detto: chiunque abbia sottoposto a revisione il proprio veicolo nel 2022, dal 1° gennaio al 31 dicembre. Il termine è tassativo: una volta superato, ovvero dal prossimo 1° aprile, sarà possibile avanzare richiesta soltanto per il 2023.

Onde evitare di andare incontro a spiacevoli sorprese è, dunque, meglio segnarsi la deadline definitiva del 31 marzo. Fino ad allora vi sarà modo di ottenere un parziale rimborso del costo complessivamente sostenuto, pari a 9,95 euro. Specialmente in questo periodo, caratterizzato dall’aumento del costo della vita, anche il più piccolo risparmio può fare la differenza. Il bonus revisione auto copre, in misura parziale, un onere obbligatorio a carico di chi possiede un mezzo di trasporto. Che, lo ricordiamo, va effettuato quattro anni dopo la prima immatricolazione e ogni due anni da lì in poi.

A costo di dire una banalità, il fatidico tagliando è imposto dalle autorità legislative per garantire il rispetto della vetture dei requisiti minimi di sicurezza. Purtroppo, ancora oggi numerosi incidenti, pure dall’esito tragico, avvengono a causa della negligenza dei conducenti. Il degrado delle performance, a cominciare dalla sicurezza, è fisiologico nel corso del tempo, con l’utilizzo dell’automobile.

L’iter da rispettare

Il controllo dell’officina di fiducia rappresenta una conferma del buono stato del mezzo. Chiunque fosse interessato al bonus revisione auto deve avanzare domanda tramite la piattaforma apposita, alla quale accedere inserendo le credenziali SPID almeno di livello 2, della carta di identità elettronica o della Carta Nazionale dei Servizi. La prestazione avviene una tantum nel periodo dell’iniziativa, che va dal 2021 al 2023.

Fonte Manuel Magarini

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