Dov’è girata la seconda stagione del “Commissario Ricciardi”

Come tutti i romanzi dedicati al Commissario Ricciardi scritti da Maurizio de Giovanni, anche la fiction Tv della Rai è stata girata a Napoli. È qui che si dipanano le storie affascinanti, popolate da lucidi assassini o da individui incapaci di contenere improvvisi impulsi omicidi, che Ricciardi riesce a smascherare con la sua testardaggine – e un superpotere – nel ricercare verità e giustizia.

Luigi Alfredo Ricciardi (interpretato nella serie televisiva dall’attore Lino Guanciale), Barone di Malomonte, cilentano d’origine ma trapiantato a Napoli nonché commissario di Polizia ha una capacità investigativa fuori dal comune e con un dono – che è anche una maledizione -, quello di vedere i fantasmi delle vittime di morte violenta e ascoltare il loro ultimo pensiero.

Le location a Napoli

Ambientato nella Napoli degli Anni Trenta, le indagini si svolgono tra i vicoli cittadini e tra alcuni dei luoghi simbolo della città. E così è anche per la seconda stagione di “Il Commissario Ricciardi”. Come il Teatro di San Carlo – o Real Teatro di San Carlo – uno dei più famosi e prestigiosi del mondo. Fondato nel 1737, è il più antico teatro dell’opera a essere tuttora attivo. È stato inserito dall’Unesco tra i monumenti Patrimonio dell’Umanità. Alcune scene degli interni sono state però girate nella ex base Nato di Bagnoli.

Altra location è il Museo nazionale di Capodimonte, il rione collinare di Napoli, che un tempo era una reggia. Oggi ospita gallerie di arte antica, con opere di Maestri dell’arte come Raffaello, Tiziano e il Parmigianino, una di arte contemporanea e un appartamento reale.

Riconoscibile tra i set è anche un altro edificio monumentale napoletano: Villa Pignatelli che si trova lungo la Riviera di Chiaia. È uno dei più importanti esempi di architettura neoclassica della città ispirata a una domus pompeiana, con la facciata abbellita da un grande colonnato neo-dorico. Davvero spettacolare. E poi c’è l’inconfondibile Palazzo Reale in piazza del Plebiscito, nel pieno centro storico di Napoli. Fu la residenza dei viceré spagnoli, poi degli austriaci, de Borboni, dei francesi e, infine, dei Savoia. Oggi è adibito principalmente a polo museale, in particolare gli Appartamenti Reali, ed è anche sede della Biblioteca nazionale.

Ma non ci sono solo ville storiche e palazzi nella fiction del Commissario Ricciardi, anche alcuni dei luoghi più frequentati dai napoletani, primo fra tutti il Gambrinus, lo storico bar di via Chiaia, che oggi fa parte dell’Associazione Locali storici d’Italia. Nato a metà dell’800, è anche oggi arredato in stile beaux-arts, con stucchi, statue e quadri di artisti napoletani. Ci sono anche opere di Gabriele D’Annunzio e Filippo Tommaso Marinetti.

Taranto come Napoli

Per alcune scene di “Il Commissario Ricciardi 2” la produzione si è spostata da tutt’altra parte ovvero a Taranto, in Puglia. È tra i vicoli e le piazze della città vecchia che sono state girate alcune scene che nei romanzi sono ambientate tra i vicoli di Napoli.

Ultimamente Taranto ha fatto da sfondo a diverse produzioni, tra le ultime anche “Sei donne – Il mistero di Leila” con Maya Sansa, nel ruolo del pubblico ministero Anna Conti. Soprannominata la “città dei due mari” per la sua peculiare posizione, a cavallo tra il Mar Grande e il Mar Piccolo attorno ai quali si sviluppa tutto l’abitato, questa città offre uno dei panorami architettonici più ricchi e vari della nostra Penisola. Si va dal romanico-gotico ai palazzi in stile rinascimentale al barocco fino alle forme più eleganti di palazzi e installazioni in stile Liberty e neoclassico.

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