Un incubo che non accenna a finire. Potremmo descrivere così l’ondata sismica che si sta abattendo sull’Emilia. Come se non bastassero le forti scosse degli ultimi giorni, la terra da ieri sera ha ripreso a tremare con continuità, generando ancora panico tra gli abitanti che vedono così sfumare la possibilità di un ritorno alla normalità.
Un vero e proprio sciame sismico, dunque quello che interessa l’Emilia e la Lombardia. Ieri sera, alle 21,20 è stata registrata a Modena una scossa di magnitudo 5,1. Da quel momento si sono ripetute diverse scosse. Una alle 7,26 di questa mattina, di magnitudo 2.5 con epicentro nei pressi di Novi, Concordia, San Possidonio e Moglia nel mantovano. Un’ennesima scossaè stata registrata alle ore 8,55 di magnitudo 3,9 nelle province di Modena e Mantova, seguita da un’altra alle 9,21 di magnitudo 3.2 in provincia di Modena: località prossime all’epicentro Concordia, San Possidonio e Mirandola. Da mezzanotte a poco prima delle sette le scosse sono state 35.
A peggiorare la situazione degli sfollati, si è aggiunta anche la pioggia. Temporali violenti imperversano dalle prime ore di questa mattima in Emilia, sui comuni gia’ colpiti dal terremoto delle ultime settimane. La protezione civile sta allestendo nelle decine di tendopoli sparse su tutta la provincia, dei nuovi letti per consentire cosi’ ai cittadiniche non avevano ancora richiesto l’assistenza delle tendopoli e che dormivano in tende private posizionate in parchi pubblici o giardini, di trovare riparo dalla pioggia.
Stamattina funerali Don Ivan. E’ stato accolto dall’applauso della folla commossa il feretro di don Ivan Martini, 65 anni, il sacerdote rimasto ucciso nel crollo della sua chiesa a Rovereto, in provincia di Modena, in seguito al terremoto del 29 maggio scorso. Don Ivan si trovava nel luogo di culto con i vigili del fuoco quando è arrivata una scossa di assestamento che ha provocato nuovi crolli e lo ha travolto.