Antonio Padellaro e soliti veleni su Berlusconi

Antonio Padellaro non perde occasione per sputare veleno su Silvio Berlusconi. L’ex direttore del Fatto Quotidiano interviene a Tgadà, il contenitore del pomeriggio di La7 e parla delle condizioni di Berlusconin ospedale. Padellaro non usa giri di parole e afferma: “Non so se avete notato la fretta di Berlusconi di vole tronare a casa e di tornare ad occuparsi del partito. Credo che questo sia un segnale chiaro di quanto Berlusconi non si fidi di chi sta fuori il San Raffaele”. 

Parole pesantissime che mettono in luce quanto sia determinata una parte della sinistra e una parte del giornalismo rosso a seminare veleni e sopsetti in momento così delicato mentre il Cav lotta contro la polmonite scaturita da una leucemia cronica.

Il ritornello è sempre lo stesso da qualche giorno a questa parte, insinuare scenari inesistenti che già guardano al futuro di Forza Italia senza il Cav. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha usato parole forti per ammutolire i gufi al capezzale del Cav: “Una Forza Italia senza Berlusconi è impensabile e di fatto questo discorso in questo momento è fuori luogo. Berlusconi è l’unico leader del partito”.

Antonio Tajani, coordinatore e vice presidente di Forza Italia, risponde così in un’intervista al Corriere della sera, nella quale si definisce “solo un militante al servizio di Fi, rappresentando le nostre idee al governo e tenendo operativo il partito“. Tajani replica a tutto tondo agli “sciacalli politici” che parlano già di una resa dei conti in Forza Italia sulle spoglie di Berlusconi, con un’ala pronta a sfilarsi per andare col Terzo polo e sganciarsi dall’alleanza nel centrodestra.

Tajani ribadisce il suo ruolo di mediatore e organizzatore tra le varie anime del partito. “E lo faccio – prosegue – assieme ai capigruppo, ai coordinatori, ai presidenti di Regione, ai sindaci, ai quadri, a un movimento che non è di plastica, ma reale, radicato, con una classe dirigente ampia e un suo elettorato di riferimento. Berlusconi lavora anche per rafforzare questa organizzazione: ci aspettiamo perfino qualche arrivo dal Pd…».

“Non c’è dubbio che esiste ed esisterà, con Berlusconi. Che c’è anche quando non fa comizi e non va in tivù. Non è la prima volta che per ragioni di salute Berlusconi si è dovuto allontanare dal day by day , ma noi siamo andati avanti sempre seguendo le sue indicazioni…Perché Berlusconi c’è con le sue idee, con la sua linea politica che guarda al futuro già ora, con un partito da lui creato che da 30 anni rappresenta l’area moderata, europeista, liberale, popolare della politica. E che continuerà a farlo, in qualunque forma evolverà la scena politica”.

Non è in discussione, sottolinea il ministro degli Esteri, la linea granitica a sostegno della Meloni e del governo. “Certamente sosteniamo il governo, siamo un partito che per natura è di governo: Berlusconi è un uomo del fare e il Paese ha bisogno di FI. Il 5 e 6 maggio — spero con Berlusconi sul palco — terremo la nostra convention a Milano proprio puntando sulle materie di cui ci occupiamo noi ministri: Esteri, Ambiente, Ricerca, Università, Riforme, Pubblica amministrazione. I nostri elettori ci vogliono al governo per portare avanti le nostre idee: nell’ultima settimana siamo saliti di 0,7 punti proprio perché è stata apprezzata la linea scelta”.

Siamo tutti concentrati solo sul nostro leader e aspettiamo che torni. Si sta drammatizzando qualcosa che non esiste”.

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