Alieni sulla Terra: il Pentagono indaga su strane navicelle

Anche il Pentagono sta accarezzando l’ipotesi che gli UFO avvistati nello spazio aereo degli Stati Uniti siano in realtà delle sonde aliene inviate da una nave madre per studiare la Terra. Lo scenario sembra quello descritto da Visitors, la fortunata serie anni ’80 diventata un cult per tutti gli appassionati di fantascienza, ma arriva da un articolo accademico pubblicato da una voce autorevole. Ovvero da Sean Kirkpatrick, capo dell’AARO, l’Ufficio di risoluzione delle anomalie del Dipartimento della Difesa americano.

La bozza dell’articolo, a cui è stato dato il via libera dal professor Avi Loeb dell’Università di Harvard, gli oggetti interstellari noti come Oumuamua potrebbero essere proprio delle navicelle spaziali popolate da altre specie senzienti, da cui partirebbero gli oggetti volanti non identificati. Che in realtà sarebbero sonde per analizzare il nostro pianeta.

Per gli autori, le sonde sarebbero come i semi di tarassaco, e si separerebbero dalla nave madre per via della forza gravitazionale del Sole. Potrebbero utilizzare la luce delle stelle per caricare le batterie e l’acqua della Terra come combustibile. Il pianeta azzurro sarebbe un’oasi nello spazio, particolarmente attraente per gli alieni per via della presenza di acqua liquida e di vegetazione.

Benché la validità dell’articolo scientifico sia dibattuta oltreoceano da molti accademici, e non ci siano prove dell’esistenza di navicelle extraterrestri sul suolo americano, la posizione del numero uno dell’AARO e le tante indagini avviate sugli UAP (i fenomeni anomali non identificati) mostrerebbero un particolare interesse da parte del Pentagono nei confronti degli UFO.

La creazione stessa dell’apposito ufficio, lo scorso anno, attesta che gli Stati Uniti stanno monitorando i cieli con attenzione alla ricerca di forme di vita intelligente, con la costituzione di un team di investigatori che, nell’immaginario comune, apparerebbe proprio come quello di X-Files. Ma che sarebbe invece composto da uomini di scienza. Il loro interesse in questo campo potrebbe aprire la strada a nuove scoperte nell’immediato futuro.

Il professor Avi Loeb, che ha approvato la bozza dell’articolo, è anche il fondatore del Galileo Project, finanziato privatamente per analizzare gli UFO e cercare prove di vita aliena sulla Terra. Anche Sean Kirckpatrick è uno scienziato rispettato, ma non tutti i colleghi sembrano approvare la teoria secondo cui ci sarebbero sonde aliene sul nostro pianeta per l’esplorazione o l’autoreplicazione.

Il professore David Jewitt, che insegna Astronomia all’Università della California di Los Angeles, ha sollevato importanti dubbi sulla teoria degli autori e ha dichiarato che alcune delle affermazioni contenute nell’articolo accademico sono “discutibili“.

Il Pentagono e i suoi uomini, per lo studioso, non dovrebbero essere coinvolti nella ricerca sugli UFO. Il Dipartimento della Difesa statunitense è infatti l’organo che controlla le forze armate, ovvero l’Esercito, la Marina e l’Aviazione, e ha poteri simili al nostro Ministero della Difesa. Avrebbe per Jewitt un assetto inadeguato per un campo così settoriale dell’astronomia e un approccio troppo militare e poco scientifico.

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