Transizione ecologica e rigenerazione urbana. Gli obiettivi del convegno promosso dall’università di Tor Vergata

Il 9 e il 10 maggio si è svolto a Villa Mondragone a Monte Porzio Catone (Roma) il convegno “Ricerca e Territorio: la transizione ecologica e la rigenerazione urbana nell’area del Municipio VI del Comune di Roma”, promosso dal Dipartimento di Biologia, dal Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e dalla Presidenza del Municipio VI del Comune di Roma. Evento promosso e seguito dal nostro giornale e dal direttore Andrea Viscardi tra i moderatori del dibattito.

Nella prima giornata del convegno sono state approfondite le tematiche principali della transizione ecologica e della rigenerazione urbana: temi imprescindibili per il risanamento e lo sviluppo del territorio del Municipio VI di Roma. I ritardi accumulati dal sistema paese nelle progettualità per l’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) mettono ancora a disposizione decine di miliardi di euro per le riforme e investimenti importanti per la transizione ecologica. Le riforme e gli investimenti più significativi riguardano le politiche e le misure per la neutralità climatica. Sono programmate iniziative strategiche, quali la riforma dei meccanismi autorizzativi e delle regole di mercato ai fini del pieno potenziale di sviluppo delle rinnovabili e lo sviluppo delle comunità energetiche e dei sistemi di generazione. È in questo contesto che nasceranno idee ed esempi di transizione ecologica legati all’idea di comunità energetica. In questo contesto si inserisce Il Parco Solare le Torri: un esempio di applicazione di principi di efficientamento energetico a favore non solo delle strutture in cui si dispiega ma che si propone anche come benchmark per tutti i soggetti che intendono intraprendere una organizzazione dell’energia diversa rispetto a quanto fatto fino a oggi. Le idee e i progetti presentati produrranno benefici diretti sul territorio del Municipio VI di Roma Capitale e limitrofi, sul territorio di Frascati e dei Castelli Romani nonché della zona prenestina, in termini di mobilità, decoro e di una rigenerazione urbana che coinvolgerebbe all’incirca 960000 abitanti. La realizzazione di questi progetti permetterebbe di dare a Roma Capitale la centralità su tematiche quali sviluppo ambientale, transizione ecologica, sostenibilità e nuove tecnologie, in modo da essere annoverata tra le grandi capitali europee. Progetti che potrebbero far diventare la Capitale la città della scienza, dell’alimentazione, della ricerca, della conoscenza, della transizione ecologica e della rigenerazione urbana in ogni sua connotazione. Il tutto in un territorio, che risulta avere il più alto tasso d’abbandono scolastico della capitale (20%), con una perdita di capitale umano importantissimo e che necessita di un forte supporto per facilitare un processo di integrazione sociale di forte dimensione. I lavori nell’area di Tor Vergata per la realizzazione del Giubileo 2025 e Roma Expo 2030 e Giubileo della Misericordia 2033 potrebbero fare da volano anche alla realizzazione del grande Hub di ricerca e innovazione, contribuendo ad incrementare la complessiva capacità di “fare innovazione” da parte dell’intero Quadrante urbano di Roma Tor Vergata. Il processo di transizione ecologica rappresenta una delle innovazioni che hanno caratterizzato negli ultimi anni la scena nazionale e internazionale e consentirebbe il passaggio dal largo impiego dei combustibili fossili a un uso prevalente di fonti energetiche sostenibili; tale processo è probabilmente destinato ad imprimere una potente accelerazione al più generale cambio del paradigma socio-economico e territoriale dominante. La transizione ecologica legata alla rigenerazione urbana sarà il volano sociale ed economico del futuro prossimo.

Nella seconda giornata sono stati affrontati i temi del sociale e della cultura, motore del riscatto della periferia romana. In questa giornata si è parlato delle best practice presenti sul territorio. E’ stato trattato anche il tema dei rifiuti, discutendo sul futuro dell’HUB di Rocca Cencia e gli effetti che questo centro ha e può provocare sulla cittadinanza limitrofa, spiegando come potrebbe essere superata la situazione di criticità del presente, in una possibile e attesa valorizzazione del territorio limitrofo attraverso un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile, Circular Economy.

Il municipio VI della Città di Roma con i suoi abitanti (circa 256000), ha un’estensione di circa 113 Km2, accoglie i grandi centri di ricerca italiani ASI, ENEA, INFN, Banca d’Italia, ESA-ESRIN, ISTAT e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e il suo Policlinico. Contemporaneamente è uno dei quartieri più degradati di Roma e risulta avere il più alto tasso di abbandono scolastico della Capitale e ospita la più grande opera incompiuta italiana: le Vele di Calatrava. Il Dipartimento di Biologia, il Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Ateneo di Tor Vergata, hanno appunto realizzato un progetto specifico per il riuso dell’opera incompiuta che metta in connessione tutti i centri di ricerca limitrofi.

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