Un super-premio per i dipendenti della Pubblica amministrazione, ma solamente per alcuni. E, più nello specifico, solamente per una quota limitata di dirigenti dei ministeri, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici. Per i manager della Pa, quindi, arriverà un bonus in busta paga che permetterà di aumentare, anche sensibilmente, gli stipendi.
Il premio sarà legato agli obiettivi, che saranno più difficili da raggiungere rispetto a quanto attualmente previsto, con criteri meno rigidi e stabiliti, almeno in parte, dalle singole amministrazioni. A fissare i criteri sarà una direttiva del ministro della Pa, Paolo Zangrillo, che dovrebbe prevedere un bonus che permetterà di superare del 30% la media delle retribuzioni di risultato attuali.
Il rinnovo contrattuale per questi lavoratori si baserà su spazi finanziari considerati consistenti: per il tabellare parliamo di 195 euro lordi al mese in seconda fascia e 340 nella prima. E per i dirigenti il vincolo sarà proprio quello del risultato. Con aumenti più alti per i quali non ci sono timori legati alle coperture.
Le prime stime dell’Aran, riportate dal Sole 24 Ore, evidenziano come gli aumenti possano valere fino a 16mila euro per i dirigenti di seconda fascia delle agenzie fiscali, raggiungendo i 22.800 per i dirigenti di prima fascia. Nei ministeri, invece, le cifre sono più basse: si va dai 6mila euro della seconda fascia ai 12mila euro della prima fascia.
performance di 6.200 dirigenti. Per quanto riguarda l’attribuzione dei premi, sarà una direttiva attesa nelle prossime settimana a fissare i criteri: probabilmente si punterà sugli incentivi per quelle competenze considerate non tradizionali, centrate soprattutto sulla valorizzazione del personale, sulla sua capacità di gestione e sulla capacità di motivare i dipendenti.