“Il Governo Meloni continua a monitorare l’andamento dei servizi di assistenza sanitaria in tutte le regioni d’Italia. Ad una mia interrogazione sul problema relativo alle lunghe liste d’attesa – seppur di competenza regionale – il Ministero della Salute ha risposto che sono stati implementati i monitoraggi sulle prestazioni ambulatoriali e che le Regioni che non hanno ancora azzerato le liste – come la Campania – possono continuare ad avvalersi di specifiche misure di finanziamento per proseguire le attività di recupero e per intervenire sulle liste d’attesa. La Campania, finora, ha utilizzato meno del 50% del finanziamento e recuperato meno del 50% delle prestazioni”. Così la deputata di Fratelli d’Italia Imma Vietri ha risposto alle dichiarazioni del governatore De Luca sull’emigrazione sanitaria dal Sud verso il Nord, sostenendo che “il presidente della Regione, invece di distogliere l’attenzione parlando di presunti giochi di prestigio – che secondo lui verrebbero fatti nelle strutture sanitarie lombarde per favorire l’emigrazione sanitaria dal Sud a scapito degli stessi cittadini del Nord – dovrebbe ammettere la sua totale incapacità di gestire la sanità campana che sta comportando la fuga, oltre che di numerosi pazienti, anche di molte eccellenze mediche. Nella risposta all’interrogazione presentata dall’onorevole Vietri, inoltre, il Ministero della Salute ha fatto sapere che “sta valutando l’opportunità, come avvenuto già nel 2021 e 2022, di fare ricorso alle strutture private accreditate attraverso l’assegnazione di quote budget integrativi, destinate ed adeguatamente rendicontate, al recupero delle liste di attesa. L’obiettivo è snellirle il più possibile per andare incontro alle esigenze dei pazienti, in particolare dei più fragili come i malati oncologici che devono avere assolutamente la priorità”. L’onorevole Vietri ha ringraziato il ministro Schillaci e il sottosegretario Gemmato i quali hanno confermato che “è cura del Ministero attuare ogni forma di coordinamento e controllo, nel rispetto delle vigenti disposizioni, al fine di tutelare la salute dei cittadini campani e della popolazione italiana tutta”. “Ci sono certamente tante cose ancora da realizzare per curare la sanità pubblica e migliorare la qualità e uniformità territoriale dell’assistenza sanitaria, ma – ha concluso Vietri – il Governo Meloni ha cominciato con il piede giusto e siamo sicuramente sulla buona strada”.
Reparti usati come semplici ambulatori, mancanza endemica di personale, costi altissimi per il cittadino e tanto altro. La Sanità campana, e quella salernitana nello specifico, sta attraversando da tempo un periodo nero, forse il punto più basso degli ultimi 20 anni.
Saranno questi i temi dell’incontro dal titolo “Allarme Sanità, quale futuro in Campania?” che si terrà oggi, 24 giugno, a partire dalle ore 11, presso il centro 3EM in via Raffaele Mauri 34.
All’evento, organizzato da Europa Verde Salerno, parteciperanno l’avvocato Dario Barbirotti, coordinatore provinciale di Europa Verde, Anna Maria Naddeo, delegata sindacale CGIL, RSU ed RLS dell’Azienda ospedaliera di Salerno, il dottor Giancarlo Giolitto, medico del reparto Malattie Infettive e rappresentante sindacale dei medici per la UIL all’ospedale “Maria SS Annunziata” di Eboli e Angelo Di Giacomo, responsabile provinciale per la Sanità accreditata di CGIL FP.
Con i relatori si affronteranno le varie problematiche riscontrate nelle realtà provinciali. I presidi ospedalieri di Polla, Nocera, Oliveto Citra, Vallo della Lucania e tanti altri soffrono oggi come non mai dei tagli indiscriminati degli ultimi anni.
“C’è un allarme sanità che non possiamo più ignorare – ha commentato Barbirotti – Ciclicamente i cittadini della nostra regione e in particolare della provincia di Salerno sono costretti a subire disservizi e mancanze del servizio pubblico dovuti ad una gestione che ormai è divenuta insostenibile. I presidi ospedalieri, dal Ruggi di Salerno all’ospedale di Polla fino a quello di Vallo, stanno subendo da anni tagli al personale, alle attrezzature, alla manutenzione ordinaria diventata straordinaria e così via. L’incontro di sabato, promosso da Europa Verde in collaborazione con professionisti e sindacalisti che tutti i giorni subiscono e denunciano queste situazioni, vuole fare il punto della situazione. La domanda che ci poniamo oggi è: che futuro e che valore avrà la nostra salute nel prossimo futuro? E ci sarà un futuro?”.