Apertura in ribasso per Piazza Affari, -2,07%. Male industria, -9%

Seduta negativa quella di oggi per Piazza Affari. A poche ore dall’apertura, infatti, Apertura di giornata in il differenziale tra il Btp e il Bund  ha aperto a 444,1 punti (431 la chiusura di ieri). Il rendimento dei titoli decennali si attesta al 5,77%.
Per quanto riguarda la Borsa, l’indice Ftse Mib peggiora e perde il 2,07%, mentre è scattata una raffica di sospensioni al ribasso sulle banche, che in questo momento riguarda Unicredit (-3,80% teorico), Mps (-4,82%), Banco Popolare (-4,62%), Bper (-4,68%) e Ubi Banca (-4,57%).

Il dato più allarmante tuttavia, è quello relativo all’industria. La produzione industriale ad aprile, infatti,  ha segnato un calo dell’1,9% su marzo (dato destagionalizzato) e del 9,2% su base annua (dato corretto per effetti calendario). Si tratta del ribasso tendenziale più forte da novembre 2009. Lo rileva l’Istat.
Su base annua con aprile si raggiunge così l’ottava discesa consecutiva, mentre in termini congiunturali l’indice torna ad essere negativo dopo il segno più di marzo, registrando un calo più forte rispetto alle previsioni fatte dagli analisti (l’attesa era per un -0,5%). Nella media febbraio-aprile la flessione della produzione è pari al 2,5% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Anche guardando ai primi quattro mesi del 2012 la contrazione tendenziale è decisa (-6,6%). Analizzando i principali raggruppamenti di industrie, rispetto a marzo l’unico rialzo riguarda il comparto energia (+1,9%). Invece su base annua la produzione registra cali (dati corretti per gli effetti di calendario) in tutti i comparti. La diminuzione più marcata tocca il raggruppamento dei beni intermedi (-12,8%) ma anche gli altri comparti presentano cali significativi. Quanto ai diversi settori d’attività economica, il solo comparto in crescita è quello dell’attività estrattiva (+6,5%). Le diminuzioni più ampie si registrano per i settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-15,6%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-14,7%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-12,1%) e della fabbricazione di prodotti chimici (-10,3%).

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