“Un incontro proficuo e atteso dalle parti sociali per fare il punto sui principali interventi in ambito sanitario e socio assistenziali previsti dal PNRR, un importante occasione di confronto e di chiarimento in merito alla riorganizzazione dei servizi in chiave territoriale”. Sono queste le parole dell’assessore Segnana a margine dell’incontro tenutosi in mattinata al quale hanno partecipato i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil pensionati.
All’incontro è intervenuto il dirigente generale del dipartimento salute Giancarlo Ruscitti, che ha presentato nel dettaglio i principali ambiti di intervento e le delibere adottate dalla Giunta in questi ultimi mesi rispetto alle scadenze imposte dal PNRR.
L’iter per accedere ai fondi assegnati, sia in ambito sanitario che socio assistenziale sulle principali “missioni” identificate a livello nazionale, comporta una mole di lavoro, di rendicontazione e di scadenze estremamente rigido e deciso a livello nazionale, con un impiego quindi di figure professionali importanti chiamate a disegnare i nuovi servizi per i cittadini trentini.
Gli interventi previsti dalla missione 5 e dalla missione 6 con particolare riferimento a tutto il mondo degli anziani, sia residenti in Rsa che al proprio domicilio, punta molto sulla riorganizzazione territoriale. L’obiettivo perseguito dalla Provincia – tenuto conto delle criticità legate al reperimento del personale dedicato alla cura degli anziani – è quello di sostenere la permanenza al domicilio laddove le condizioni generali dell’individuo lo consentano. La figura dell’infermiere di comunità – è stato ricordato – già attiva in alcune valli del Trentino garantisce un collegamento tra istituzione ospedaliera, famigliari e risposte presenti sulle singole aree offerte dall’Azienda sanitaria o dalle Rsa. Durante tutta la legislatura e in particolare dopo la pandemia da Covid, la Provincia ha garantito la tenuta del sistema delle Rsa e dell’assistenza agli anziani attraverso importanti proposte che spaziano dalla messa a regime di Spazio Argento, al potenziamento dei centri diurni, alla valorizzazioni delle persone anziane in attività di utilità sociale e nel volontariato, progetti di promozione dell’autonomia degli anziani, alla formazione di care givers e personale dedicato, allo sviluppo della telemedicina e dell’alfabetizzazione informatica, senza dimenticare le iniziative per sensibilizzare sui corretti stili di vita finalizzati ad un invecchiamento attivo e all’uso consapevole e controllato dell’assunzione della terapia farmaceutica. |