Ottimo esordio per gli azzurri: pareggiano contro i campioni spagnoli

Ottimo esordio per gli azzurri agli europei. Nonostante la bufera mediatica che negli ultimi tempi ha screditato il calcio italiano, il pareggio di ieri, ha dimostrato che l’Italia può farcela. L. “E’ questa l’Italia che sognavo – dice capitan Buffon – un’ottima Italia che ha conquistato un buon punto”. “Lo prendiamo e ce lo portiamo a casa, siamo contenti anche se sappiamo di non avere ancora fatto nulla. E’ stato bello vedere i miei compagni sacrificarsi e giocare alla pari con la Spagna”. E forse per il capitano azzurro e’ stato ancor piu’ bello incontrare il presidente della Repubblica che all’Arena di Danzica ha fatto il tifo per la Nazionale.

“E’ un enorme piacere che la massima figura politica italiana si sia scomodata per venirci a vedere, la vicinanza del presidente della Repubblica ci rende orgogliosi. Credo che anche noi gli abbiamo dato un segnale forte e importante, il presidente e’ stato molto carino con noi”, ha aggiunto il numero 1 della Nazionale che ha anche regalato la sua maglia al presidente. Un Buffon formato Mondiale, prodigioso sul sinistro ravvicinato di Iniesta, perfetto in tutte le altre circostanze. “Si’ quel tiro di Iniesta l’ho appena sfiorato, mentre nell’uscita con i piedi su Torres mi hanno aiutato le reminiscenze da libero”, spiega il capitano riferendosi a quel contropiede disinnescato come il miglior Baresi sapeva fare. “Io meglio di Casillas? Non lo so, ma dopo un grande campionato macchiato solo da quel gol preso con il Lecce di cui si e’ continuato a parlare…”, la soddisfazione e’ tanta. Ha rischiato moltissimo su quel pallonetto di Torres di poco alto. “Se gli paghero’ una cena? E chi lo sa, puo’ essere, ma magari con un altro riusciva a segnare…”. Carico e orgoglioso Buffon. Del resto e’ un campione del mondo e oggi che ha fermato gli iridati in carica puo’ guardare avanti con ancora piu’ fiducia.

La stessa che, a proposito di campioni del mondo, sente Pirlo. “Abbiamo fatto una partita importante contro una squadra molto forte, abbiamo dimostrato che possiamo dire la nostra. Questa prestazione e’ una grande iniezione di fiducia in vista delle prossime partite, ben sapendo che non abbiamo ancora fatto nulla e che dobbiamo pensare alle prossime partite. De Rossi? E’ stato bravissimo, ma lui e’ un campione”. Proprio cosi’, anche De Rossi nel 2006 e’ salito sul tetto del mondo e oggi ha dimostrato che, anche in un ruolo non suo, e’ un giocatore eccezionale. “La mia, quando dicevo che posso diventare il miglior difensore del mondo, era solo una battuta. Il mio concetto e’ semplice, se devo fare il centrale lo devo fare con la testa di poter diventare il migliore, cosi’ come se avessi dovuto giocare in porta, l’obiettivo sarebbe stato superare Buffon. Intendevo dire che non avrei cercato alibi per il ruolo”. Tanto nella Roma tornera’ a fare il centrocampista.
“Zeman ha detto che non mi vede in difesa, quindi…”. E anche se e’ stato in assoluto tra i migliori in campo, Prandelli si aspettava di vederlo “un po’ piu’ avanti ai due centrali. Altre volte avrebbe forse potuto temporeggiare un po’ di piu'”. “Non so, sicuramente il ct l’ha vista meglio di me la partita, la analizzeremo insieme e vedremo dove ho sbagliato perche’ sicuramente qualche errore l’ho fatto, anche se sono soddisfatto della mia prestazione”. E anche di quella della squadra: “questa partita da’ fiducia a noi e anche all’ambiente che, comprensibilmente, ultimamente l’aveva un po’ persa. Pero’ adesso bisogna pensare alle prossime partite, anche perche’ di sicuro con un punto non si passa”.

Quella di ieri e’ stata anche la serata di Toto’ Di Natale, il suo gol e’ fondamentale, non solo per l’Europeo degli azzurri, ma anche e soprattutto per lui. “Ricordo ancora il rigore sbagliato con la Spagna quattro anni fa ed e’ stata un’emozione particolare segnare contro di loro. Il gol piu’ importante? Si’, ho subito pensato all’Europeo del 2008. E’ stata una bella serata”. In campo e dopo 5 minuti subito un gol. “Di Natale come Schillaci nel ’90? Magari”, dice Toto’-gol sperando che magari si arrivi oltre alla semifinale di quel Mondiale. “Noi vogliamo arrivare fino in fondo”, dice il bomber dell’Udinese che per ora non pensa al ritiro ma soltanto a “giocare e far bene per la Nazionale”, da titolare o da uomo in piu’ a partita in corso, conta poco.
Contano tanto, invece, i complimenti che Prandelli ha rivolto a Giaccherini nella serata del suo debutto, di lusso, in azzurro.
“Ero tranquillo e se il ct e’ contento della mia prestazione come mi dite, io lo sono ancor di piu’, ma adesso dovremo concentrarci sulla Croazia”.
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