“L’iniziativa mette al centro la competitività e l’attrattività della filiera del mare nel suo complesso, aggregando le diverse componenti del sistema politico socio-economico nazionale ed europeo attorno alle priorità di intervento e promozione per il settore, soprattutto in chiave industriale: turismo e trasporto marittimo, sviluppo portuale e attrazione di investimenti produttivi, cantieristica navale e filiera ittica, tutela ambientale e nuove strategie energetiche”, spiega una nota degli organizzatori.
È stato poi Musumeci a chiarire che “non poteva che essere Trieste, per la sua storia, per la sua forza evocativa, per il suo ruolo geopolitico e marittimo, ad ospitare il primo appuntamento del governo sulle strategie per il mare”. “Per la prima volta – ha quindi ricordato il ministro – l’Italia si dota di uno strumento di programmazione, il Piano del mare, e lo illustreremo nel corso della due giorni al porto. Con il governo Meloni il mare, non solo come risorsa, torna al centro dell’agenda politica”.
Le due giornate si articoleranno in diverse sessioni di lavoro, per prevedono, in particolare: per giovedì 14 i panel “Il contributo dell’economia del mare all’attrattività del sistema-Italia”, “Bacino euro-afro-asiatico: la sfida economica, sociale e geopolitica”, “Una strategia comune per la pesca”, “Le filiere emergenti per la sostenibilità del mare”, “Industria del Mare”, “Turismo, sport e archeologia subacquea”, e per venerdì 15 “Un modello per le isole minori “, “Infrastrutture, porti e logistica come fattore abilitante”, “Simulazione di salvataggio in mare a cura della Scuola Italiana Cani Salvataggio”, “L’Italia del mare nello scenario internazionale”, “Controllo e sicurezza nel Mediterraneo”.