Fratelli d’Italia, resta stabile oltre al 30 per cento perdendo solo qualche decimale, lo 0,2% «ed è al 30,2%, – si legge sul Corriere – così come la Lega (-0,3 a quota 8,1%) e Noi Moderati (-0,2%). Ma queste piccole erosioni sono sostanzialmente compensate, per il centrodestra, dalla crescita apprezzabile di Forza Italia, che recupera lo 0,6% rispetto a luglio e si riporta al 6,6%, frutto presumibilmente del posizionamento moderato all’interno della coalizione, in particolare riguardo ai rapporti con l’Europa».
Resta invece al palo l’opposizione guidata da Schlein e Conte.«Nell’ambito del centrosinistra, il Pd ha un piccolissimo incremento, dello 0,2%, e si posiziona al 19,5%. Arretrano invece di qualche decimale sia Alleanza Verdi Sinistra (-0,4%), sia +Europa (-0,5%), penalizzati forse da una ridotta visibilità nel corso dell’ultimo mese. Complessivamente la coalizione perde lo 0,7%. Il Movimento 5 Stelle conferma il proprio risultato, collocandosi al 16,4%. Nell’ambito delle due formazioni centriste solo qualche piccolo mutamento, anche in questo caso presumibilmente dovuto alla diversa visibilità dei due leader. Il recente protagonismo di Matteo Renzi produce una piccola crescita di Italia viva (+0,3% al 3,3%) a scapito di Azione (-0,4% al 3,5%)».
L’indice di gradimento per il governo si attesta al 47 per cento, in calo rispetto alle precedenti valutazioni, come pure l’indice di gradimento per il premier Meloni è oggi al 49, mentre fino a luglio il dato si era mantenuto sostanzialmente stabile. Per la prima volta per Meloni i giudizi negativi hanno superato i positivi (46% contro il 44%). Un calo quasi fisiologico, alla luce della congiuntura economica e di alcune campagne di stampa contro la leader di FdI e i suoi stessi familiari.