Nordio: ‘Sul caso Catania impugneremo il provvedimento del giudice’

“Il giudice di Catania mossa da impostazione ideologica”. Fratelli d’Italia vuole andare a fondo e depositata alla Camera l‘interrogazione al ministro Nordio sulla vicenda del giudice di Catania Iolanda Apostolico. Che a fine settembre ha disapplicato il decreto del governo Meloni che prevede il trattenimento dei richiedenti asilo nei Cpr. Nel testo, firmato dai senatori Kelany, Filini e Foti si accusa la Apostolico di violare i princìpi di terzietà e imparzialità propri del suo ruolo e di avere “un’impostazione ideologica”.

Nell’interpellanza FdI ha evidenziato come “il giudice, avrebbe pubblicato sul proprio profilo Facebook – poi prontamente chiuso- delle notizie che esprimono delle forti convinzioni politiche contrarie alle politiche restrittive in materia di immigrazione; e favorevoli alle attività poste in essere dall’associazionismo Ong; in particolare, il giudice avrebbe postato, tempi addietro, una petizione contro Salvini allorquando questi ricopriva il ruolo di Ministro dell’interno; posizioni e opinioni che lasciano trasparire un humus di contrasto con le previsioni costituzionali di terzietà, imparzialità e indipendenza del ruolo e della funzione di un giudice”.

Pertanto, “ad avviso degli interroganti” sono chiare “evidenti attitudini ideologiche” da parte del giudice; e “le ordinanze di annullamento dei provvedimenti del questore sembrano quindi afflitte da un vizio di motivazione determinato proprio da un’impostazione ideologica, che tradirebbe la violazione dei princìpi di terzietà e imparzialità”. Al ministro Nordio  viene quindi chiesto: “di quali elementi disponga in relazione a quanto segnalato in premessa; e se intenda valutare la sussistenza dei presupposti per l’adozione di iniziative di carattere ispettivo al riguardo”. Rispondendo alla Camera alle interrogazioni parlamentari, Nordio ha motivato l’intenzione di ricorere in Cassazione, d’intesa con il Viminale. Nella sentenza di Catania abbiamo riscontrato “criticità nell’interpretazione di alcune norme: tutta una serie di distonie di ordine tecnico che noi stiamo già valutando insieme al ministero degli Interni”.

Sul caso del provvedimento del tribunale di Catania, Nordio chiarisce subito, “questo ministro è in perfetta sintonia con l’indirizzo del presidente del Consiglio. Perfettamente in linea con quanto ha detto Meloni”.  Nel provvedimento, specifica, “abbiamo trovato criticità nell’interpretazione di alcune norme”. E “il ministero dell’Interno proporrà di concerto con noi il ricorso in Cassazione”. Entrando nel merito della decisione chiarisce: “Si tratta di un approfondimento tecnico la cui risoluzione devolveremo alla corte suprema di Cassazione. Abbiamo esaminato questo provvedimento con attenzione: abbiamo trovato criticità soprattutto nell’interpretazione di alcune norme che sono complesse: perché la disapplicazione dell’atto amministrativo da parte del giudice risiede addirittura in una norma del 1865: la famosa abolizione del contenzioso amministrativo”.

Pertanto, spiega il ministro della Giustizia, “vi è tutta una serie di distonie di ordine tecnico che noi stiamo già valutando insieme al ministero degli Interni. Quindi è un problema squisitamente tecnico. Che non mette minimamente in discussione l’autonomia e l’indipendenza della magistratura”. E aggiunge: “Nessuno vuole ripetere gli anni quasi ‘di piombo’ dei conflitti tra magistratura e politica. Non mi pare nemmeno peraltro che sia in atto uno scontro istituzionale, o che le espressioni della presidente del Consiglio abbiano come oggetto uno scontro istituzionale”. Così Nordio, rispondendo, a a un’interrogazione di +Europa. “La magistratura è un ordine autonomo e indipendente come statuito dalla Costituzione. Nessuno vuole mettere in discussione il patrimonio irrinunciabile della sua autonoma e indipendenza”. E conclude con una precisazione: “Anche la magistratura ha usato nei confronti del governo e del Parlamento di recente espressioni non propriamente pacifiste”.

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