“La nomina di Piero Cipollone come membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea, decisa dalla Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, rappresenta motivo di grande orgoglio per l’Italia”, dichiara, in una nota, il Presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano.
“I 30 voti favorevoli dimostrano che la proposta di Cipollone era di altissimo livello e che le sue proposte, e la sua visione, sono state in grado di mettere d’accordo tutti i commissari. Sono certo che saprà servire l’Europa con competenza, professionalità e garbo, portando avanti la mission della Bce e contribuendo alla crescita sostenibile del nostro Continente e del nostro Paese”.
Cipollone è stato indicato nell’esecutivo Bce come successore di Fabio Panetta, che ha rassegnato le dimissioni con effetto dal 31 ottobre 2023 per assumere la carica di Governatore della Banca d’Italia.
Cipollone, 61 anni, è membro del Direttorio e vice direttore generale della Banca d’Italia dal 1° gennaio 2020. In tale veste, è anche membro del Direttorio integrato dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass). Dopo la laurea in Economia all’Università di Roma “La Sapienza”, consegue un Master of Arts in Economics all’Università di Stanford. Nel1993 è assunto in Banca d’Italia e assegnato al Servizio Studi.
Prima di essere eletto, nel corso dell’audizione in Commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo, Cipollone aveva affermato che “sarebbe un privilegio per me entrare a far parte del Comitato esecutivo della Bce, per contribuire con la mia esperienza e il mio impegno alla missione della Bce. Sarebbe un onore ricevere il vostro sostegno e servire i cittadini europei che voi rappresentate”. Ha poi illustrato il suo programma: “In qualità di membro del Comitato esecutivo della Bce, il mio impegno sarebbe quello di servire l’Europa garantendo che la Bce raggiunga il suo obiettivo primario”, sottolineando che “il mantenimento della stabilità dei prezzi è il miglior contributo che la politica monetaria può dare alla crescita sostenibile, alla creazione di posti di lavoro, al benessere economico e a una società inclusiva e coesa”. Attualmente, a suo giudizio, “l’aumento dei prezzi è la principale preoccupazione degli europei”.