Mentre rimane alta l’incertezza politica sul dopo voto di domenica prossima i greci stanno prendendo d’assalto le banche per ritirare milioni di euro dai conti correnti. Secondo i dati bancari diffusi dai media greci, i correntisti ellenici ritirano fra i 100 e i 500 milioni di euro al giorno. Nel mese di maggio sono svaniti dagli istituti bancari fra i 5 e i 6 miliardi di euro. E l’emorragia non si è fermata nel mese di giugno: i prelievi sono aumentati a ritmo vertiginoso con l’avvicinarsi della data delle elezioni politiche, fissate per domenica prossima. Dal 2009, ovvero dall’inizio della crisi economica, sono stati portati via dalle banche greche oltre 80 miliardi di euro.
Molti temono che si possa ripetere l’esito del voto delle elezioni dello scorso mese di maggio: impossibilità di formare un nuovo governo. I partiti sono troppo distanti sulle strade da intraprendere per salvare il paese dal fallimento e tenerlo ancorato nella zona euro. I conservatori di Nuova Democrazia e Pasok intendono portare avanti l’accordo sul bailout internazionale, mentre la sinistra radicale del partito Syriza, che secondo alcuni sondaggi potrebbe arrivare primo, vuole rinegoziare l’intesa.
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