La cura dei genitori anziani ha un costo notevole non solo di fatica, ma anche economico, soprattutto se si rende necessaria la presenza di una badante. La spesa per la sua assunzione è già proibitiva per le famiglie in periodi normali, non parliamo di quanto diventi complicato ora, con tutti i rincari provocati dall’inflazione.
Bonus badante in aiuto alle famiglie
Anche nel caso della badante, però, arriva in aiuto un bonus ad hoc: è quello riconosciuto da Cas.Sa. Colf ai datori di lavoro, quindi alla persona che ne ha bisogno, iscritti da almeno un anno. In questo caso si tratta di un rimborso di una parte delle spese fatte per il pagamento dei contributi previdenziali e della retribuzione dei lavoratori domestici alle proprie dipendenze.
Quando viene concesso l’aiuto
Il massimo del rimborso, che è di 300 euro al mese per 12 mesi, viene concesso solamente se la persona assistita è in una situazione di non autosufficienza. Bisogna, cioè, che si trovi nell’impossibilità fisica totale e permanente di effettuare da solo le azioni elementari della vita quotidiana. Come lavarsi, vestirsi e svestirsi, andare al bagno e usarlo, spostarsi, alimentarsi. Per ognuna di queste attività verrà constatato il grado di autonomia e verrà assegnato un punteggio: se il totale raggiungerà almeno 40 punti di “gravità”, allora si avrà diritto al bonus. Che, però, va evidenziato, varrà una volta sola.
La richiesta va rivolta a Cas.Sa. Colf allegando il suddetto questionario di valutazione compilato dal medico curante. Se concessa, la prestazione decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.