“Sereno rispetto alla situazione dell’Italia”. Si definisce così Mario Monti nel corso di un’informativa urgente nell’aula della Camera. Il premier ha annunciato inoltre che il governo provvederà nei prossimi giorni a un altro piccolo concentrato di misure per la crescita: “propongo di non chiamarlo semplicemente decreto sviluppo ma di inscriverlo in una operazione crescita, che la gente dovrà valutare nel complesso, di cui è un tassello, non è la prima cosa che viene fatta per la crescita”.
Monti parlando nell’aula della Camera durante un’informativa urgente ha aggiunto che, però, “ci vuole tempo perché questi provvedimenti diano frutti”. Inoltre “se si vogliono avere risultati nei Consigli europei che corrispondano ai nostri interessi, bisogna cercare di costruirli passo passo in una situazione europea complicata e in una situazione italiana adeguatamente rafforzata rispetto ai mesi scorsi. Dobbiamo essere consapevoli delle sfide ma anche del lavoro che in queste Aule, nel governo e nel Paese è stato fatto in questi mesi”.
Il premier ha poi smentito un retroscena di Repubblica su una telefonata con Angela Merkel: “Smentisco che avrei avuto una telefonata con Merkel nella quale ci sarebbero stati una serie di no. Ieri non ho mai chiesto o ricevuto telefonate, con la cancelliera siamo in dialogo ma questa telefonata non c’è mai stata e quindi non ci sono stati i ‘no”.
Monti ha infine spiegato: “Siamo tutti consapevoli dell’ansia di crescita, così necessaria, e l’ansia ci può portare qualche volta a dividere il tempo in categorie logiche che non hanno grande riscontro nella realtà. Avuti questi buoni risultati sul fronte della stabilità potremmo ben chiudere la fase uno e aprire la fase due: non è così, prima di tutto perché la disciplina dovrà essere nostra compagna di viaggio, alla quale ci abitueremo e che non è necessariamente foriera di depressione e recessione, se accompagnata da politiche adeguate. E poi perché, udite udite, sulle azioni per la crescita il governo si è messo al lavoro già all’inizio della propria attività e in provvedimenti come il pesante pacchetto ‘salva Italia’ e altri provvedimenti per evitare situazioni molto compromettenti per il Paese, abbiamo già ricavato all’interno misure pro-crescita”.